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Non ci sono più stagioni “alleate” delle gambe per i circa 20 milioni di italiani che soffrono di insufficienza venosa. Una quota molto consistente costituita in modo preponderante da donne, ma che riguarda anche il 15% degli uomini colpiti da stasi venosa, che solitamente peggiora nei mesi più caldi dell’anno ma che oggi, a causa delle temperature mediamente alte, diventa un problema per tutto l’anno. “Il caldo, infatti, acuisce i sintomi dell’insufficienza venosa degli arti inferiori, una patologia cronica causata dalla difficoltà del sangue nel ritornare dalle vene periferiche delle gambe al cuore”, afferma Alessandro Frullini, presidente onorario dell’Associazione Flebologica Italiana. “Un problema erroneamente considerato solo estetico che invece necessita di attenzione e cura”, aggiunge.

“In particolare, l’edema legato al calore è il risultato di un accumulo anomalo di liquidi nei tessuti che provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e l’indebolimento delle piccole valvole che regolano il flusso nei vasi, rendendo difficili per le vene pompare il sangue verso il cuore”, spiega Edoardo Cervi, responsabile scientifico dell’AFI, specialista in Chirurgia Vascolare e Generale e autore di uno studio che ha dimostrato come un nuovo un mix di bromelina e vitamina C liposomiale, se associato a un regolare movimento e a una dieta equilibrata, povera di sale e ricca di acqua, ha un forte impatto nella riduzione dell’edema. I risultati del lavoro, pubblicato sull’International Journal of Angiology and Vascular Surgery, mostrano che basta una sola somministrazione al giorno per beneficiare del massimo effetto che solitamente si ottiene con due dosi di bromelina giornaliere.

“La bromelina – conclude Cervi - è una complessa miscela enzimatica estratta sia dalla polpa che dal gambo d’ananas, capace di scindere e metabolizzare altre proteine ottenendo amminoacidi di base. Da ciò consegue un effetto antinfiammatorio attraverso un’azione congiunta analgesica, antiangiogenica e antiossidante”.

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