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La definizione di medicinale equivalente è stata introdotta in Italia con la legge 149 del 2005 per sottolineare l'equivalenza terapeutica di questi farmaci rispetto al farmaco di origine (cosiddetto originatore). Il farmaco è detto equivalente poiché "vale tanto quanto il farmaco originatore": contiene la stessa quantità e qualità di sostanze attive nella stessa forma farmaceutica (compresse, fiale, sciroppo ecc.) del farmaco di riferimento.

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