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I fenomeni di scarsità di medicinali denunciati dalle associazioni di categoria e dalla stampa non riguardano i generici, che sono disponibili per la stragrande maggioranza delle specialità definite carenti. “E’ un’occasione per guardare con occhi diversi alla scelta di un farmaco equivalente quando si inizia una terapia cronica” sottolinea il presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann.

- “Il fenomeno delle carenze di specialità medicinali nelle farmacie è un fenomeno sempre più frequente in Italia, che richiede un’attenzione costante” dice il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann. “Tuttavia, per quello che riguarda la garanzia dell’accesso al farmaco da parte del cittadino, è bene tenere presente che per la stragrande maggioranza dei farmaci di cui si accusa scarsità sono disponibili le versioni equivalenti, che si tratti di un antiacido comel’esomeprazolo o di un antitumorale come l’anastrozolo”. Per AssoGenerici questa è una situazione in cui il medico potrebbe valutare con occhi diversi la possibilità di avviare una terapia cronica con un farmaco equivalente: “proprio perché è importante la continuità terapeutica, chi prescrive dovrebbe valutare il vantaggio per il paziente che deriva dalla scelta di un medicinale che non è soggetto a questo genere di fenomeni. Non è un caso che le carenze di questo o quel medicinale si verifichino soprattutto in paesi in cui minore è la penetrazione del generico” conclude Enrique Häusermann.

 

Fonte: Comunicato stampa Assogenerici
www.assogenerici.org

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