Non c’è cura immediata per superare il dolore causato da un lutto o dalla separazione da una persona cara. Ma un piccolo aiuto può arrivare da un amico che non ti aspetti, un cane o un gatto. La loro compagnia infatti può rivelarsi un ottimo antidoto per ridurre la depressione e la solitudine. Specialmente tra le persone più avanti con l’età. A riscoprire il valore di un amico a 4 zampe è stato un gruppo di ricercatori della Florida State University in uno studio pubblicato sulla rivista The Gerontologist.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato i sintomi depressivi e la solitudine tra persone di età pari o superiore ai 50 anni che avevano sperimentato la perdita del coniuge in seguito alla morte o a un divorzio. I dati sono stati estrapolati dall’Health and Retirement Study, uno studio sulla salute e l'età della pensione, a cui sono stati aggiunti altri dati raccolti tra il 2008 e il 2014. I ricercatori hanno confrontato tutte queste informazioni con i dati quelli relativi alle persone che invece erano state sposate in maniera continuativa. Dall’analisi è emerso che chi viveva un lutto o una separazione dal partner sperimentava livelli più alti di depressione. In chi non aveva un animale domestico, però, questi sintomi depressivi e il senso di solitudine erano maggiori. “Spesso il rapporto che abbiamo con il partner è il nostro legame più intimo e la perdita può essere davvero devastante”, evidenzia Dawn Carr, che ha guidato la ricerca. “Un animale domestico potrebbe aiutare a compensare alcuni di questi sentimenti. Ha senso - continua - pensare: ‘Almeno questo animale domestico ha ancora bisogno di me. Posso occuparmene. Posso amarlo e mi apprezza’. Quella capacità di restituire e dare amore è davvero potente”.
Questo della Florida State University non è l’unico e né il primo studio ad aver rilevato effetti benefici sulla salute mentale, e non solo, del vivere con un animale domestico. Secondo alcuni dati diffusi nel 2004 dalla American Heart Association, chi possiede un cane o un gatto riduce i rischi di attacco di cuore, sia per il supporto emotivo dato dagli animali domestici, sia per l’attività fisica che “costringono” a fare. Secondo lo studio, per esempio, i possessori di cani sperimentano una riduzione della pressione sanguigna e hanno il 54 per cento in più di possibilità di mantenere una buona forma fisica rispetto agli altri pazienti. E ancora: secondo una ricerca del 2009 della Indiana University Media School, gli anziani che possiedono un cane o un gatto sono meno depressi e soffrono meno di solitudine. Anzi: l’amico a quattro zampe può aiutarli a ritrovare una ragione per vivere, migliorandone sensibilmente l’umore e le condizioni psicofisiche. Si può trarre beneficio dagli animali anche solo guardandoli da uno schermo. Uno studio del 2015 fatto presso l’Indiana University Media School e pubblicato su Computers in Human Behaviour ha analizzato il cambiamento dell'umore di 7.000 persone dopo la visione di video e foto sui gatti. I dati raccolti indicano che i soggetti si sono sentiti più energici e positivi, meno ansiosi, tristi o annoiati.