La pandemia sta “rubando” agli italiane preziose ore di sonno. Infatti, da quando è scoppiata l'emergenza Covid-19 il popolo degli insonni è diventato sempre più numeroso- “A causa della pandemia si è verificato un aumento dei disturbo del sonno di circa il 40 per cento”, conferma Eleonora Iacobelli, presidente Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) e responsabile Trainer Bioequilibrium, in vista della Giornata Mondiale del Sonno che si celebra il prossimo 19 marzo.
Nel nostro Paese, si stima che ci siano circa 12mila persone che soffrono di insonnia, un problema che può seriamente compromettere la qualità della vita di una persona. Non a caso da gennaio si è verificato un vero e proprio boom di acquisti di prodotti che favoriscono il sonno. Stando alle stime di Federsalus, si parla di un aumento del 28,8 per cento. Secondo gli esperti, i sintomi principali dell'insonnia sono: difficoltà ad addormentarsi, frequenti e prolungati risvegli notturni, risveglio precoce al mattino e difficoltà a riaddormentarsi. La buona notizia è che ci sono delle soluzioni. Oltre ai farmaci, secondo Iacobelli, potrebbero essere altrettanto efficaci una serie di cambiamenti comportamentali e rimedi naturali. L'esperta quindi suggerisce alcune buone pratiche per l'igiene del sonno. La prima è quella di “mantenere una routine fissa di quando andare a dormire e quando svegliarsi”, dice. “In tal modo il nostro orologio biologico - aggiunge - si abituerà allenando il nostro corpo a quando sia il momento di rilassarsi e quando ci si deve attivare per affrontare la giornata". Il secondo consiglio è quello di mantenere una corretta alimentazione mangiando leggero ed almeno 2-3 ore prima di coricarsi (tempo di digerire al meglio). "Evitando anche cibi grassi e/o speziati che potrebbero disturbare il sonno”, sottolinea Iacobelli.
Infine, l'esperta raccomanda di fare attività fisica o anche un bagno caldo almeno 2-3 ore prima di andare a letto. “Alcuni studi hanno dimostrato che il repentino abbassamento della temperatura corporea che si ha quando si terminano queste attività favorirebbero il sonno profondo”, specifica Iacobelli. Ma se questi “comportamenti virtuosi” non bastassero, ci sono una serie di rimedi naturali che possono favorire il sonno e che, proprio in questo periodo di emergenza Covid, stanno andando a ruba: dalla melatonina alla passiflora, dalla valeriana e dal tiglio fino al luppolo, l'escolzia, il salice e il magnesio. Tra gli integratori maggiormente richiesti c'è anche Sirt500, che “mima e potenzia” i noti effetti di una dieta sana e di una regolare attività fisica. Sirt500 infatti è un integratore in grado di attivare specificatamente i “geni della longevità”, “interruttori” responsabili della produzione di proteine note come sirtuine. Si tratta di una classe di proteine naturalmente presenti nel nostro organismo che regolano importanti vie metaboliche e sono coinvolte, tra l'altro, nell'invecchiamento e nello stress. Di riflesso hanno effetti benefici anche contro l'insonnia: aumentano il benessere generale e di conseguenza favoriscono il rilassamento e il sonno.