Curare le ginocchia utilizzando il naso, letteralmente. Un gruppo internazionale di ricercatori, tra cui alcuni italiani dell'IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e del Politecnico di Milano, hanno utilizzato le cellule provenienti dalla cartilagine del naso per rigenerare i danni causati alla cartilagine delle ginocchia dall'osteoartrite. La procedura d'impianto è stata eseguita su topi, pecore e due pazienti in stato avanzato di degenerazione. Lo studio è stato descritto sulla rivista Science Translational Medicine. Secondo i ricercatori, con ulteriori test, la cartilagine nasale ingegnerizzata potrebbe diventare uno dei primi trattamenti rigenerativi efficaci per l'osteoartrite, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.
L'osteoartrite è una delle principali cause di dolore cronico e scarsa mobilità e si sviluppa a causa dell'infiammazione e della rottura della cartilagine nelle articolazioni come le ginocchia. I trattamenti attuali come i farmaci antinfiammatori possono offrire sollievo, ma non modificano il decorso della malattia né rigenerano la cartilagine perduta. Altre opzioni come la sostituzione dell'articolazione sono considerate l'ultima risorsa, poiché gli impianti durano solo per un periodo di tempo limitato. Tuttavia, Lina Acevedo Rua dell'University Hospital di Basilea (Svizzera) e colleghi hanno ipotizzato che i condrociti nasali - cellule che producono cartilagine presenti nel naso - potrebbero servire come base per un nuovo trattamento dell'osteoartrite. Queste cellule possono essere raccolte dal naso con problemi minimi e possono anche proliferare e costruire cartilagine in modo più efficace rispetto ai condrociti articolari presenti nelle articolazioni.
Il team aveva precedentemente utilizzato condrociti nasali per progettare nuovi innesti di cartilagine. In questo nuovo studio, hanno testato se i loro innesti potevano trattare l'osteoartrite nell'articolazione del ginocchio. Gli innesti hanno mantenuto le loro proprietà di produzione di cartilagine quando trattati con fattori infiammatori che imitano gli effetti dell'osteoartrite e sono stati trapiantati e sono sopravvissuti quando impiantati nei topi. Gli innesti sono anche sopravvissuti e hanno riparato i difetti della cartilagine quando inseriti nelle articolazioni del ginocchio di pecore con osteoartrite. Gli scienziati hanno anche progettato e impiantato innesti nelle ginocchia di due pazienti con osteoartrite e hanno visto che gli impianti di innesto potrebbero riempire i difetti della cartilagine nelle ginocchia dopo almeno 3 mesi. I pazienti hanno riportato meno dolore, soddisfazione per il trattamento e nessun effetto avverso, supportando ulteriori test clinici relativi a questo approccio.