Lo sballo in cuffia. È questo l'effetto dell'ascolto di toni binaurali, ovvero battimenti percepiti dal cervello quando due suoni con frequenza inferiore ai 1500 Herz e con differenza inferiore ai 30 Herz vengono ascoltati separatamente attraverso degli auricolari. Uno studio condotto da un gruppo di scienziati del Royal Melbourne Institute of Technology dell’Università di Melbourne ha indagato sugli effetti psichedelici derivanti da questi dai file audio. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Drug and Alcohol Review.
In particolare, il team di ricerca guidato dalla scienzata da Monica Barratt ha analizzato i dati raccolti dal Global Drug Survey 2021, un sondaggio che raccoglie le risposte di oltre 30mila persone provenienti da 22 paesi diversi. Gli intervistati hanno riferito di aver utilizzato i battiti binaurali principalmente per rilassarsi o addormentarsi (nel 72 per cento dei casi), per cambiare umore (il 35 per cento delle volte). Il 12 per cento del campione ha invece affermato di ricorrere a questo strumento per ottenere un effetto simile a quello associato alle droghe psichedeliche. “Molte persone consideravano questo approccio come uno dei possibili metodi per sballarsi”, osserva Barrat. “Alcuni consideravano i battiti binaurali come un aiuto per la terapia del sonno o per alleviare il dolore, ma la maggior parte dei partecipanti che miravano a sperimentare effetti psichedelici facevano anche uso di droghe tradizionali, come cannabis o MDMA”, aggiunge.
L’uso di battiti binaurali per sperimentare stati alterati è stato segnalato dal cinque per cento della coorte totale. Il 16 per cento dei partecipanti provenienti dagli Stati Uniti ha dichiarato di averlo provato. YouTube, Vimeo e Spotify erano i mezzi più popolari per rintracciare i file audio più adatti a questo scopo. “Non sappiamo molto sull’uso dei battiti binaurali come droghe digitali”, afferma Barratt. “Pur essendo disponibili da oltre un decennio, la popolarità di questa forma di distacco dalla realtà si è diffusa molto recentemente. Sarà fondamentale valutare a fondo i possibili effetti sulla salute derivanti da un uso frequente di toni binaurali”, conclude.
