In futuro sarà possibile prevedere se una donna incinta soffrirà di depressione post-partum dopo la nascita del suo bambino. Un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins Medicine di Baltimora infatti ha annunciato di aver trovato le basi per mettere a punto un semplice esame del sangue in grado di anticipare la diagnosi molto prima che la malattia si manifesti. In uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, i ricercatori hanno individuato piccole mRNA che risultano alterate nelle donne in gravidanza che svilupperanno la depressione post-natale.
La depressione post-partum è una condizione caratterizzata da periodi di tristezza, solitudine e incapacità di prendersi cura dei propri neonati che dura più di due settimane. Negli Stati Uniti, a circa una nuova madre su sette viene diagnosticata una depressione postnatale entro un anno dal parto, mentre nel Regno Unito è di circa una su 10. Per questo un test che consenta di individuare le donne a rischio prima del parto può essere di grandissimo aiuto. Nello studio i ricercatori americani hanno raccolto campioni di sangue da 42 donne in gravidanza. Gli esperti hanno esaminato da vicino il sistema che le cellule usano per comunicare tra loro, comprese le molecole chiamate mRNA. Durante la gravidanza, questo sistema di comunicazione aumenta per soddisfare le esigenze di impianto e crescita dell’embrione. Il team ha misurato i livelli di migliaia di diverse molecole di mRNA durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, nonché fino a sei mesi dopo il parto.
L’analisi ha rivelato che i livelli di comunicazione dell’mRNA durante la gravidanza e il periodo postnatale erano “ampiamente alterati” nelle donne che hanno sviluppato la depressione postnatale. I risultati hanno mostrato che nelle donne che hanno sviluppato la depressione postnatale, i livelli di alcune molecole di mRNA erano più alti mentre in alcune erano inferiori rispetto alle donne che non hanno sviluppato la condizione. La stragrande maggioranza di questi cambiamenti si è verificata durante la gravidanza piuttosto che dopo il parto. Secondo i ricercatori se ulteriori studi confermeranno i loro risultati, potrebbero potenzialmente sviluppare un esame del sangue in grado di identificare le donne – mentre sono ancora in gravidanza – che sono a rischio di sviluppare la depressione postnatale. "Se riusciamo a identificare precocemente le persone a rischio e riusciamo a sottoporle a un trattamento adeguato, è probabile che saremo in grado di prevenire molti gravi effetti della depressione post-partum", concludono i ricercatori.