La malnutrizione peggiora la prognosi dei pazienti con tumore, anche quando non presentano inizialmente metastasi. Lo studio tutto italiano, ribattezzato “Nutrionco” e recentemente pubblicato sulla rivista Cancers ha infatti dimostrato che la probabilità di sopravvivenza per i pazienti malnutriti è significativamente inferiore rispetto a coloro i quali non presentano problematiche nutrizionali. Il lavoro è stato coordinato da Maurizio Muscaritoli, presidente della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo.
In uno studio precedente, chiamato PreMiO , è emerso che il 51% dei pazienti con un tumore solido presenta carenze nutrizionali e rischio di malnutrizione già alla prima visita oncologica, mentre altri studi la quantificano sino al 75%. Lo studio retrospettivo NUTRIONCO fa un passo importante in più, prendendo in esame una sottopopolazione del campione coinvolto in PreMiO, un totale di 571 pazienti oncologici seguiti per due anni successivamente alla prima visita di oncologia medica, gli scienziati hanno valutato il legame tra lo stato nutrizionale di base, quello valutato in una prima visita oncologica, con il tasso di mortalità, di ricovero, di tossicità del trattamento e della progressione della malattia. “Abbiamo riscontrato una probabilità di sopravvivenza globale più elevata nella popolazione generale dello studio ben nutrita rispetto ai pazienti malnutriti”, riferisce Muscaritoli. “Di contro la malnutrizione riduce la probabilità di sopravvivenza nei pazienti con tumore non metastatico”, aggiunge.
Nel dettaglio, i risultati dello studio hanno mostrato che oltre il 70% dei pazienti con progressione della malattia durante il follow-up di 2 anni presentava uno stato nutrizionale inadeguato già alla prima visita, rispetto al solo 29% dei pazienti senza progressione della malattia. “Lo studio ‘Nutrionco’ – conclude Muscaritoli - dimostra chiaramente che uno stato nutrizionale scadente, non solo accelera la progressione del cancro, ma anche un impatto profondo sulla prognosi”, conclude Muscaritoli.