Il monitoraggio in tempo reale della quantità di radiazioni ricevute dagli astronauti e la misurazione non invasiva di importanti parametri cardiovascolari: questi gli obiettivi di due studi italiani - IRIS e Drain Brain 2.0 - partiti sulla Stazione Spaziale Internazionale e finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana. “I risultati ottenuti – spiega Barbara Negri responsabile Ufficio Volo Umano e Sperimentazione dell’Agenzia Spaziale Italiana – contribuiranno ad aumentare la conoscenza dell’ambiente radiativo in cui operano gli astronauti e forniranno indicazioni sull’adattamento del sistema cardiovascolare in condizioni di microgravità”.
IRIS è realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – TTLAB insieme all’Università di Bologna e ha come obiettivo quello di monitorare in tempo reale la quantità di radiazioni ionizzanti ricevute durante le attività quotidiane dagli astronauti. “I sensori sviluppati da IRIS – spiega Beatrice Fraboni, principal onvestigator del progetto e docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna – sono dosimetri personali attivi, ossia in grado di rivelare e trasmettere in tempo reale alla centrale operativa la dose ricevuta da chi li indossa, permettendo di attivare un allarme immediato in caso di sovraesposizione”.
Il secondo esperimento - Drain Brain 2.0 – è realizzato con la collaborazione dell’Università di Ferrara e prevede che gli astronauti indossino durante la missione uno strumento progettato per monitorare in modo non invasivo alcuni parametri della salute cardiovascolare. “Lo strumento diagnostico realizzato con i fondi ASI, è uno speciale pletismografo – spiega il principal investigator Paolo Zamboni, professore del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna e direttore del Centro delle Malattie Vascolari dell’ateneo ferrarese – cioè un sensore sottilissimo a forma di collarino, facilmente indossabile e sincronizzato con l’elettrocardiogramma. Questo consentirà di analizzare l’adattamento fisico degli astronauti alla nuova situazione in assenza di peso”.