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Cinque milioni di italiani a rischio dipendenza, 910mila giovani che “si sballano” regolarmente, 79 nuove sostanze psicoattive identificate solo quest’anno. Numeri che fotografano un’emergenza sanitaria silenziosa ma devastante, al centro del X congresso nazionale della Società Italiana Patologie da Dipendenza (Sipad), in programma a Roma dal 19 al 21 novembre.

“Il nostro congresso sarà l’occasione per condividere le migliori pratiche, le innovazioni terapeutiche e le strategie di prevenzione più efficaci”, dice il presidente Sipad, Claudio Leonardi.

Nel 2024 sono stati registrati 8.378 accessi in Pronto soccorso per patologie direttamente droga-correlate, con una lieve riduzione rispetto al 2023 (-2,5%): il 43% riguarda soggetti tra i 25 e i 44 anni, ma preoccupa il dato sui minorenni, che rappresentano il 10% degli accessi. Nel 2024 il sistema di allerta NEWS-D ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Si tratta principalmente di catinoni sintetici (27%), cannabinoidi sintetici (24%), feniletilamine (8%) e oppioidi sintetici (8%). Oltre 160mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni possono essere considerati “poli consumatori“, avendo fatto uso di almeno due sostanze psicoattive illegali, e tra questi si registra un maggior consumo di cannabis associata a nicotina e alcol.

I SerD (Servizi pubblici per le Dipendenze) hanno attualmente in carico circa 135mila persone. Di queste, il 59% sono consumatori di eroina, il 27% di cocaina e crack, il 13% di cannabinoidi, mentre l’1% presenta dipendenze comportamentali come gioco d’azzardo patologico, internet, social media e sesso. La Sipad stima però che le persone a rischio siano oltre 500mila. I servizi di primo livello in Italia sono 198, di cui 46 pubblici e 152 gestiti dal privato sociale, mentre i servizi ambulatoriali sono 1134, di cui il 96% pubblici, con una dotazione di 6000 operatori: “per raggiungere lo standard a regime - ricorda Leonardi - mancano più di 480 medici e infermieri per raggiungere lo standard a regime oltre a 400 psicologi, 342 assistenti sociali e 475 educatori”.

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