Farmaco di classe A, ricetta medica obbligatoria.
Capsule gastroresistenti da 10 e 20 mg.
A che cosa serve
Omeprazolo agisce riducendo la quantità di acido prodotta dallo stomaco. È indicato per il trattamento dell’ulcera gastrica e duodenale; prevenzione dell’ulcera da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) e della dispepsia dovuta all’iperacidità gastrica (compresa la sindrome di Zollinger-Ellison).
Quanto ne serve
Il trattamento dell’ulcera gastrica benigna prevede l’assunzione di 20 mg al giorno (fino a 40 mg nei casi gravi), in un’unica dose, per 8 settimane. Contro l’ulcera duodenale sono necessarie dosi di 20 mg al giorno (fino a 40 mg nei casi gravi), in un’unica dose, per 4 settimane; quindi, una terapia di mantenimento con 10-20 mg al giorno.
In presenza di sindrome di Zollinger-Ellison e altre malattie legate all’ipersecrezione gastrica il dosaggio è di 60 mg al giorno, in una o più somministrazioni.
Per il controllo del MRGE sono necessari 20 mg al giorno in un’unica dose per almeno 4-8 settimane, seguite da terapia di mantenimento con 15 mg al giorno.
Contro la dispepsia acido-correlata servono 10-20 mg al giorno in un’unica dose per 2-4 settimane.
Prevenzione dell’ulcera da FANS: 20 mg al giorno per tutta la durata del trattamento antinfiammatorio.
Come e quando si prende
Si assume con un po' d’acqua, al risveglio, 30-45 minuti prima della colazione o secondo indicazione medica.
Avvertenze e indicazioni
Omeprazolo può nascondere i sintomi di altre malattie. Pertanto, è necessario comunicare subito con il medico nel caso in cui si riscontri:
- perdita di peso immotivata e problemi di deglutizione
- dolore di stomaco o indigestione
- vomito di cibo o sangue
- colorazione scura delle feci (presenza di sangue digerito nelle feci)
- diarrea grave o persistente
- gravi problemi di fegato
- reazione cutanea dopo il trattamento con un medicinale simile a omeprazolo, che riduce l’acidità gastrica
- in caso di necessità di sottoporsi ad uno specifico esame del sangue (Cromogranina A)
In caso di comparsa di eritema cutaneo, soprattutto nelle zone esposte ai raggi solari, rivolgersi al medico il prima possibile.
Se l’assunzione continua per più di tre mesi, è possibile che i livelli ematici di magnesio diminuiscano. Bassi livelli di magnesio possono manifestarsi con affaticamento, contrazioni muscolari involontarie, disorientamento, convulsioni, vertigini e aumento della frequenza cardiaca.
Chiedere consiglio al medico prima di assumere in gravidanza o allattamento.
Omeprazolo potrebbe causare capogiri, quindi prestare attenzione in caso di guida di veicoli o uso di macchinari.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Generalmente molto ben tollerato. I principali effetti indesiderati si limitano a disturbi gastrointestinali lievi: diarrea, mal di stomaco, stitichezza, emissione di aria (flatulenza), nausea, vomito.
In alcuni casi sono stati descritti polipi benigni nello stomaco.
Soprattutto quando vengono usati per il trattamento dell’ulcera gastrica, prima di iniziare l’assunzione è essenziale escludere la presenza di tumore dello stomaco effettuando una gastroduodenoscopia (EGDS) con biopsia delle lesioni.
I PPI possono interferire con numerosi farmaci. In particolare, il trattamento con omeprazolo è da evitare se si sta assumendo nelfinavir. Per evitare inconvenienti è fondamentale segnalare al medico tutti i medicinali da prescrizione e da banco, i prodotti fitoterapici e gli integratori che si stanno assumendo o che si vorrebbe utilizzare.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023