Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino.
Ricetta medica obbligatoria.
Compresse da 200 mg.
A che cosa serve
Trattamento delle aritmie cardiache: in particolare, fibrillazione e flutter atriale, fibrillazione e tachicardie ventricolari e tachiaritmie di natura diversa.
Quanto ne serve
Le formulazioni per bocca prevedono un dosaggio di 200 mg per 3 volte al giorno nella prima settimana di trattamento, da ridurre a 200 mg per 2 volte al giorno nella seconda settimana. Salvo diversa indicazione medica, il trattamento di mantenimento si basa sull’assunzione di una compressa da 200 mg al giorno.
Come e quando si prende
Si assume con acqua, preferibilmente durante un pasto per ridurre i disturbi gastrici, ogni giorno alla stessa ora. In caso di dimenticanza il farmaco può essere assunto anche alcune ore dopo. Non assumere due dosi ravvicinate. Non mangiare pompelmo o bere succo di pompelmo durante il trattamento con amiodarone, perché potrebbe aumentare il rischio di effetti indesiderati.
Avvertenze e indicazioni
L’uso di Amiodarone non è raccomandato nei bambini.
Amiodarone è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Amiodarone è un farmaco molto utile, ma caratterizzato da un certo numero di controindicazioni e interazioni sfavorevoli con altri farmaci. Prima di iniziare ad assumerlo è fondamentale avvisare il medico di tutte le altre eventuali terapie in corso e sottoporsi ad alcuni esami clinici per verificare la funzionalità di tiroide, fegato e reni ed effettuare una radiografia del torace. Questi e altri esami dovranno essere ripetuti periodicamente durante il trattamento, secondo le indicazioni del medico.
Non assumere il medicinale:
-se si è allergici allo iodio o all'amiodarone. I segni di una reazione allergica includono: eruzione cutanea, difficoltà a deglutire o a respirare, gonfiore delle labbra, del volto, della gola o della lingua;
-se si ha un battito cardiaco più lento del normale (bradicardia sinusale);
-se si ha un blocco senoatriale (caratterizzato da un ritardo della formazione dei battiti del cuore);
-se si soffre di qualunque altro problema di ritmo cardiaco e non si ha impiantato un pacemaker (elettrostimolatore);
-se si ha o si ha avuto problemi alla tiroide. Il medico potrebbe prevedere un esame alla tiroide, prima di prescrivere questo medicinale.
Durante la terapia possono comparire nausea, vomito e disturbi digestivi legati ad affaticamento del fegato; problemi della vista; patologie respiratorie di tipo polmonare (polmoniti e fibrosi); ipo o iper-tiroidismo; fotosensibilizzazione e alterazioni dell’aspetto della pelle; disturbi del sonno.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023