Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino.
Ricetta medica obbligatoria.
Capsule rigide a rilascio prolungato da 37,5 mg, 75 mg, 150 mg.
A che cosa serve
Venlafaxina è un antidepressivo che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI). Questo gruppo di farmaci viene usato per il trattamento della depressione e di altre condizioni come i disturbi d’ansia.
Quanto ne serve
Contro la depressione si parte da un dosaggio di 75 mg al giorno, da suddividere in 2 somministrazioni. Se necessario la quantità quotidiana di farmaco può essere aumentata fino a 150 mg dopo 3-4 settimane di trattamento.
Nel caso dell’ansia, il dosaggio medio utile è di 75 mg al giorno, in un’unica somministrazione. In caso di mancato sollievo dopo 8 settimane, il trattamento va interrotto.
Come e quando si prende
Le capsule vanno assunte con del cibo. Prendere con un po' d’acqua all’incirca alla stessa ora del giorno, prima di andare a letto o comunque in momenti in cui non è indispensabile essere particolarmente vigili e concentrati (quindi, mai prima di mettersi al volante, praticare attività fisica o maneggiare strumenti pericolosi).
Avvertenze e indicazioni
Si deve evitare il consumo di alcol durante l’assunzione di venlafaxina.
Venlafaxina, di norma, non deve essere usata nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.
Se è in corso una gravidanza, se si sospetta o si sta pianificando una gravidanza, o se si sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendere questo medicinale. Si deve usare venlafaxina solo dopo aver discusso con il proprio medico i potenziali benefici e i potenziali rischi per il feto.
Non guidare e non usare attrezzi o macchinari fino a quando non sa in che modo venlafaxina agisce su di sè.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
La sonnolenza diurna e il calo della capacità di concentrazione sono manifestazioni collaterali tipiche del trattamento con venlafaxina.
Altri effetti collaterali comprendono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea oppure stitichezza), secchezza della bocca, vertigini, mal di testa, insonnia, nervosismo, riduzione dell’appetito e variazioni del peso corporeo, aumento della sudorazione, alterazioni del ritmo cardiaco, ipertensione, ipercolesterolemia, difficoltà respiratorie.
Non prendere venlafaxina: se si è allergici alla venlafaxina o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti; se si sta assumendo o si ha assunto in qualsiasi momento negli ultimi 14 giorni anche medicinali noti come inibitori irreversibili della monoamminoossidasi (IMAO), usati per trattare la depressione o il Morbo di Parkinson. L’assunzione contemporanea di un IMAO irreversibile con venlafaxina, può causare effetti indesiderati gravi o persino pericolosi per la vita del paziente. Inoltre, è necessario attendere almeno 7 giorni dopo l’interruzione della terapia con venlafaxina prima di assumere un qualsiasi IMAO.
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale. Il medico deciderà se si può assumere venlafaxina con altri medicinali. Non iniziare ad assumere o non smettere di assumere qualsiasi medicinale, compresi quelli acquistati senza prescrizione medica, o prodotti naturali o erboristici senza aver prima consultato il medico o il farmacista.
Per evitare fastidi, il trattamento va sempre interrotto in modo graduale, scalando il dosaggio secondo le indicazioni del medico.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023