Farmaco di classe A, Ricetta Ripetibile.
Compresse a rilascio prolungato da 10 mg.
A che cosa serve
Trattamento della sintomatologia funzionale di grado da moderato a grave della iperplasia prostatica benigna (ingrossamento della prostata benigno). L’ingrossamento della prostata può causare problemi come aumento della frequenza di urinare o difficoltà a urinare.
Alfuzosina rilassa il muscolo della ghiandola prostatica facilitando passaggio dell’urina.
Quanto ne serve
Ipertrofia prostatica benigna: la dose raccomandata è una compressa da 10 mg una volta al giorno.
Ritenzione urinaria acuta: una compressa da 10 mg al giorno, da assumere dal primo giorno di inserimento del catetere. L’efficacia del trattamento a lungo termine di questa patologia non è stata stabilita.
Come e quando si prende
Si assume con un po' d’acqua, preferibilmente dopo il pasto. Le compresse a rilascio prolungato vanno assunte intere, non devono essere frantumate, masticate o spezzate. Una scorretta somministrazione può determinare un rilascio e un assorbimento inappropriati del principio attivo, con il rischio di reazioni avverse precoci.
La prima dose deve essere assunta prima di coricarsi. Le compresse a rilascio prolungato da 10 mg devono essere assunte ogni giorno subito dopo il medesimo pasto.
Avvertenze speciali
Alfuzosina a rilascio prolungato non deve essere somministrata pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min).
Prima di iniziare la terapia con alfuzosina, il paziente deve essere sottoposto a controlli per escludere la presenza di altre condizioni che possano sviluppare sintomi simili a quelli della iperplasia prostatica benigna.
Si deve prestare attenzione quando si somministra alfuzosina a pazienti in trattamento con medicinali antiipertensivi o nitrati. In alcuni pazienti può svilupparsi ipotensione ortostatica entro poche ore a seguito della somministrazione, con o senza sintomi (capogiri, stanchezza, sudorazione). Questi effetti sono transitori, si verificano all’inizio del trattamento e, di solito, non comportano l’interruzione del trattamento.
Prestare attenzione in caso di intervento chirurgico agli occhi per la cataratta se si fa uso di alfuzosina. Avvertire il medico.
Si deve usare cautela nel caso di somministrazione di alfuzosina a pazienti che hanno manifestato grave ipotensione come reazione ad altri bloccanti dei recettori alfa-1.
Nei pazienti affetti da patologia cardiaca, il trattamento specifico per l’insufficienza coronarica deve essere continuato, tenendo presente che la somministrazione concomitante di nitrati e alfuzosina può aumentare il rischio di comparsa di ipotensione. Se gli episodi di angina ricompaiono, il trattamento con l’alfuzosina deve essere interrotto.
L’alfuzosina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta.
L’alfuzosina deve essere somministrata con cautela a pazienti in trattamento con medicinali antipertensivi. La pressione sanguigna deve essere regolarmente controllata, in particolare all’inizio del trattamento. I pazienti con prolungamento del QTc congenito, con anamnesi di prolungamento del QTc acquisito o che assumono farmaci che notoriamente aumentano l’intervallo QTc, devono essere sottoposti a controlli prima e durante la somministrazione di alfuzosina.
Effetti indesiderati
Capogiri (nel 5% dei pazienti trattati), vertigini, debolezza, astenia, nausea, dolore addominale, dispepsia
soprattutto all’inizio del trattamento, e se ne deve tenere conto quanto si guidano veicoli o si utilizzano macchinari.
Interazioni
Altri bloccanti dei recettori alfa1 (vedere "Avvertenze speciali"), a causa del rischio di potenziamento dell'effetto ipotensivo.
Associazioni che richiedono particolare attenzione:
Farmaci antiipertensivi, nitrati, ketoconazolo, itraconazolo e ritonavir, claritromicina, eritromicina, telitromicina e nefazodone poichè aumentano la concentrazione dell’alfuzosina nel sangue e quindi il rischio di effetti indesiderati.
La somministrazione di anestetici ai pazienti trattati con alfuzosina può indurre un’ipotensione profonda. Si raccomanda di sospendere la terapia 24 ore prima di un intervento chirurgico.
In volontari sani non sono state riferite interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra alfuzosina e i seguenti medicinali: warfarin, digossina, idroclorotiazide e atenololo.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023