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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, soggetto a ricetta medica.

Spray nasale 0,3 mg/ml.

A che cosa serve

Decongestionante nasale che libera il naso chiuso, riducendo le secrezioni nasali di muco, indicato negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 12 anni nel trattamento dei sintomi della rinorrea nelle riniti di natura allergica e non allergica.

Quanto ne serve

Negli adulti e adolescenti sopra i 12 anni la dose raccomandata è due erogazioni per narice (pari a 42 microgrammi di ipratropio bromuro/narice) somministrate 2-3 volte al giorno.

Come e quando si prende

Utilizzare l’erogatore spray presente nella confezione.

Avvertenze e indicazioni

Chiedere consiglio al medico per l’utilizzo del medicinale durante la gravidanza e l’allattamento.

Non interferisce con al capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

L’ipratropio bromuro può provocare secchezza della bocca e della mucosa nasale.

L'uso contemporaneo di ipratropio bromuro con altri medicinali comunemente prescritti nei casi di riniti perenni come antistaminici (medicinali per trattare le allergie), steroidi o decongestionanti nasali (medicinali che liberano il naso chiuso) non aumenta la frequenza degli effetti indesiderati a carico del naso o di altre parti del corpo.

Fare attenzione alla somministrazione con erogatore spray, in quanto il contatto con l’occhio potrebbe causare disturbi dell'accomodazione visiva (l’accomodazione è il meccanismo che permette all’occhio di mettere a fuoco le immagini) e un aumento della sensibilità alla luce, che possono durare alcune ore.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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