Farmaco di classe A.
Ricetta medica obbligatoria.
Compresse rivestite da 5 mg, 10 mg, 20 mg e 40 mg.
A che cosa serve
Quinapril è un farmaco che appartiene alla famiglia degli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina o ACE-inibitori. L’angiotensina è una molecola prodotta a livello renale che esplica una potente azione vasocostrittrice. Quinapril viene quindi utilizzato per trattare l’ipertensione arteriosa essenziale e per la cura dell’insufficienza cardiaca congestizia.
Quanto ne serve
Per la terapia dell’ipertensione, la dose iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno. La dose può essere aggiustata successivamente, a seconda della risposta clinica. In generale se l'effetto terapeutico desiderato non può essere ottenuto in un periodo da 3 a 4 settimane ad un certo livello di dosaggio, la dose può essere aumentata ulteriormente. La dose di mantenimento accettata è di 20-40 mg/die.
Per la terapia dell’insufficienza cardiaca inizialmente viene somministrata una dose di 2,5 mg/giorno. La dose di quinapril può essere aggiustata gradualmente fino a 40 mg/giorno, da somministrare in due dosi suddivise. Di solito i pazienti vengono mantenuti di fatto a dosi di 10-20 mg/giorno suddivise in due dosi. Nei pazienti con insufficienza cardiaca di grado lieve o moderato, emodinamicamente stabili dopo assunzione di una dose giornaliera di 20 mg suddivise in due dosi per almeno un mese, la dose può essere somministrata anche una volta al giorno.
Come e quando si prende
Le compresse vanno assunte con acqua possibilmente al mattino.
Avvertenze e indicazioni
Quinapril non deve essere assunto insieme a bevande alcoliche.
L’uso nei bambini e adolescenti non è raccomandato.
Un trattamento con ACE-inibitori non deve essere iniziato durante la gravidanza. Quinapril è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. In caso di esposizione al quinapril dopo il primo trimestre di gravidanza, si consiglia un controllo ecografico dei reni e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto quinapril devono essere tenuti sotto stretta osservazione.
L’allattamento dei neonati (prime settimane dopo la nascita) e specialmente dei bambini prematuri, non è raccomandato mentre si sta prendendo quinapril. Nel caso di neonati più grandi il medico deve avvisare dei benefici e dei rischi legati all’assunzione di questo medicinale durante l’allattamento, in confronto ad altri trattamenti.
Il trattamento con quinapril può indurre capogiri o stanchezza in alcuni pazienti. Questi effetti possono influire sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Osservare qual è la personale reazione.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Quinapril può indurre alcuni effetti indesiderati come dispnea, tosse, capogiri, cefalea, ipotensione, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, nausea, faringite, rinite.
Quinapril non deve essere usato: se si è allergici al quinapril o ad altri ACE-inibitori o ad uno qualsiasi degli eccipienti; se si soffre di diabete o la funzione renale è compromessa e si è in trattamento con un medicinale che abbassa la pressione del sangue, contenente aliskiren; se si è affetto da edema angioneurotico ereditario/idiopatico; se in passato si ha avuto episodi di angioedema (gonfiore delle gambe, delle braccia, del viso, delle mucose, della lingua) correlati al trattamento con ACE-inibitori;
se si ha assunto o si sta assumendo sacubitril/valsartan, un medicinale usato per trattare un tipo di insufficienza cardiaca a lungo termine (cronica) negli adulti, in quanto ciò aumenta il rischio di angioedema (rapido rigonfiamento sotto la pelle in zone come la gola).
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Ci può essere un effetto additivo o di potenziamento quando quinapril è usato in combinazione con altri medicinali antipertensivi o nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori.
Quinapril riduce l’assorbimento di alcuni antibiotici (tetracicline) e può aumentare la concentrazione di potassio nel sangue specialmente se utilizzato insieme a farmaci come i diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, triamterene, amiloride).
Prestare attenzione all’uso concomitante di antinfiammatori non steroidei (Fans), antiacidi, antidepressivi triciclici e antipsicotici.
La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e medicinali antidiabetici (insulina, agenti ipoglicemizzanti orali) può causare un aumento dell’effetto ipoglicemizzante con il rischio di ipoglicemia.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023