MENU

CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A.

Ricetta medica obbligatoria.

Compresse rivestite da 30 mg.

A che cosa serve

Zofenopril è un farmaco della famiglia degli antagonisti dell’enzima di conversione dell’angiotensina, o ACE-inibitori. L’angiotensina è una molecola prodotta a livello renale che ha una potente attività vasocostrittrice.

Zofenopril viene impiegato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale (cioè non secondaria ad altre cause) da lieve a moderata e nel trattamento, iniziato entro le prime 24 ore, di pazienti con infarto miocardico acuto, con o senza segni e sintomi di insufficienza cardiaca, emodinamicamente stabili, che non sono stati sottoposti a terapia con farmaci trombolitici.

Quanto ne serve

Nell’ipertensione arteriosa il trattamento deve iniziare con 15 mg una volta al giorno, aumentando il dosaggio fino a raggiungere un controllo ottimale della pressione arteriosa.
La dose solitamente efficace è 30 mg una volta al giorno.
La dose massima è 60 mg al giorno da somministrare in una dose singola o in due dosi separate.
Nell’infarto miocardico acuto il trattamento con zofenopril deve essere iniziato entro 24 ore dopo l´insorgenza dei sintomi e continuato per sei settimane.
La posologia è la seguente: 1° e 2° giorno: 7,5 mg ogni 12 ore; 3° e 4° giorno: 15 mg ogni 12 ore dal 5° giorno in poi: 30 mg ogni 12 ore.

Come e quando si prende

Zofenopril può essere assunto prima, durante o dopo i pasti con un bicchiere di acqua. Il dosaggio viene aggiustato sulla base della risposta terapeutica del paziente.

Avvertenze e indicazioni

Zofenopril non è raccomandato nei bambini.

Questo farmaco non è raccomandato all'inizio della gravidanza e non deve essere assunto se si è in stato di gravidanza da più di tre mesi poiché può causare gravi danni al bambino se preso dopo il terzo mese di gravidanza.

Zofenopril non è raccomandato per le donne che stanno allattando e il medico può scegliere un altro trattamento, se si desidera allattare, soprattutto se il bambino è neonato o è nato prematuro.

Durante la guida di veicoli o l'uso di macchinari si deve ricordare che occasionalmente possono presentarsi sonnolenza, capogiri o stanchezza.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Gli effetti indesiderati più comunemente riferiti dopo assunzione di zofenopril sono tosse, affaticamento, nausea e vomito, capogiri, cefalea. È stata osservata anche ipotensione specialmente all’inizio della terapia e talvolta tachicardia.

Zofenopril non deve essere assunto se si è allergici a zofenopril o a uno qualsiasi degli altri eccipienti, se si ha avuto una precedente reazione allergica ad altri ACE-inibitori, come captopril o enalapril.

Il farmaco è controindicato: in caso di angioedema ereditario o idiopatico o correlato a precedente terapia con ACE inibitori; in caso di stenosi dell'arteria renale bilaterale o unilaterale nei casi di pazienti con rene singolo; se si soffre di grave compromissione epatica; se si soffre di diabete o la funzione renale è compromessa e si è in trattamento con un medicinale che abbassa la pressione del sangue, contenente aliskiren.

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Non è raccomandato associare zofenopril con diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio come per es. lo spironolattone, il triamterene o l'amiloride, gli integratori di potassio, o i sostituti del sale a base di potassio possono provocare incrementi significativi della potassiemia.

Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti di riduzione della glicemia dell’insulina e degli antidiabetici orali come la sulfonilurea, nei pazienti diabetici. In questi casi può essere necessario ridurre la dose di antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE-inibitori.

Gli antiacidi come cimetidina possono interagire con zofenopril potenziando il rischio di ipotensione.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

x