Farmaco di classe A.
Ricetta medica obbligatoria.
Compressa rivestita da 100 mg.
Soluzione iniettabile da 250 mg/5 ml.
A che cosa serve
Appartiene a un gruppo di medicinali chiamati “antiepilettici” che sono usati per trattare l’epilessia. La fenitoina (antiepilettico non ipnotico) agisce contro le convulsioni e non ha azione tranquillante (sedativa), pertanto permette di svolgere una buona attività mentale e fisica.
Fenitoina viene utilizzata per il trattamento di: crisi epilettiche generalizzate primarie, escluso il “piccolo male” (epilessia con crisi di assenza); crisi epilettiche parziali; dolori ai nervi del volto (nevralgie trigeminali); alcune anomalie del battito del cuore (aritmie cardiache).
Quanto ne serve
Soluzione iniettabile: in un paziente con crisi epilettiche continue una dose di attacco di 10-15 mg/kg di fenitoina deve essere iniettala per via endovenosa lenta ad una velocità non superiore a 50 mg per minuto (ciò richiede circa 20 minuti in un soggetto di 70 kg). La dose di attacco deve essere seguita da dosi di mantenimento di 100 mg per via orale o endovenosa ogni 6-8 ore.
Compresse: la dose iniziale (se non si ha ricevuto in precedenza altri trattamenti) è di 1 compressa di fenitoina (da 100 mg) presa 3 volte al giorno. Tale dose può essere modificata dal medico in base alla risposta al trattamento. Nella maggior parte degli adulti, la dose di mantenimento soddisfacente è compresa tra 3 e 4 compresse al giorno. Il medico può aumentare la dose fino ad un massimo di 6 compresse al giorno, se necessario.
Come e quando si prende
Soluzione iniettabile: fenitoina deve essere iniettata lentamente direttamente in una grossa vena mediante un grosso ago o un catetere endovenoso. Ogni iniezione endovenosa di fenitoina deve essere seguita da una iniezione di soluzione fisiologica sterile attraverso lo stesso ago o catetere per evitare l'irritazione venosa locale dovuta all'alcalinità della soluzione. Le infusioni continue devono essere evitate. L'aggiunta di fenitoina a soluzioni per infusione endovenosa non è raccomandata a causa di probabile cristallizzazione della fenitoina.
Compresse: la terapia deve essere quotidiana ed ininterrotta. Assumere ai pasti con almeno mezzo bicchiere d’acqua.
Avvertenze e indicazioni
Durante il trattamento con questo medicinale, evitare di bere bevande alcoliche, in quanto l’alcool può alterare l’efficacia della fenitoina.
Se è in corso una gravidanza, se si sospetta o si sta pianificando una gravidanza, o se si sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Fenitoina può modificare i tempi di reazione. Tenerne conto se si deve condurre veicoli di qualunque tipo o svolgere operazioni che richiedono un normale grado di vigilanza.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
L’uso di fenitoina può dare luogo ad alcuni effetti indesiderati. Effetti sistemici: reazioni anafilattiche. Segni di tossicità sono associati con depressione cardiovascolare e del sistema nervoso centrale. Cardiovascolare: aritmie atriali e ventricolari, ipotensione che può provocare collasso cardiovascolare in casi gravi. Respiratorio: alterazioni della funzione respiratoria incluso arresto respiratorio. Sistema nervoso centrale: sonnolenza, nistagmo, vertigine, parestesie, capogiri. Tali sintomi sono solitamente transitori. Sono state anche segnalate crisi toniche. Sono stati anche riportati rari casi di discinesia indotta dalla fenitoina, comprendenti corea, distonia e tremori, simili a quelli indotti dalla fenotiazina e da altri farmaci neurolettici.
Non prendere fenitoina se si è allergici alla fenitoina o a uno qualsiasi degli eccipienti, se si è allergici ad altri medicinali dalla struttura chimica simile alla fenitoina (prodotti idantoinici).
La fenitoina è controindicata nella bradicardia sinusale, nel blocco seno-atriale, nel blocco atrio-ventricolare (A-V) di secondo e terzo grado e nei pazienti con sindrome di Adams-Stokes.
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Farmaci che possono aumentare i livelli sierici di fenitoina: cloramfenicolo, alcune sulfonamidi, dicumarolo, disulfiram, triclopidina, alcool (assunzione acuta), azapropazone, salicilati, alotano, eritromicina, isoniazide, felbamato, succinimidi, floconazolo, ketoconazolo, miconazolo, itraconazolo, clordiazepossido, diazepam, metilfenidato, trazodone, vilossazina, agenti cardiovascolari quali amiodarone, diltiazem e nifedipina, cimetidina, ormoni (quali gli estrogeni), tolbutamide, sultiamina, fenilbutazone, omeprazolo, fluoxetina, fluvoxamina e sertralina.
Farmaci che possono diminuire i livelli sierici di fenitoina: carbamazepina, abuso cronico di alcool, acido folico, rifampina, ciprofloxacina, vigabatrin, sucralfato, teofillina, agenti iperglicemizzanti (quali diazossido).
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023