Farmaco di classe A.
Ricetta medica obbligatoria.
Compresse da 300 mg e da 600 mg.
A che cosa serve
Appartiene ad un gruppo di medicinali denominati antiepilettici. Oxcarbazepina è indicata per il trattamento delle crisi epilettiche parziali con o senza generalizzazione secondaria in crisi tonico-cloniche.
Quanto ne serve
La terapia con oxcarbazepina deve iniziare con una dose di 600 mg/die (8-10 mg/kg/die) suddivisi in due somministrazioni. Se indicato da un punto di vista clinico, la dose può essere aumentata con incrementi massimi di 600 mg/die a intervalli di circa una settimana, a partire dalla dose iniziale, fino a raggiungere la risposta clinica desiderata. Gli effetti terapeutici si ottengono a dosi tra 600 mg/die e 2400 mg/die.
Come e quando si prende
L’oxcarbazepina può essere presa con o senza cibo. Assumere con un po’ d’acqua. Le compresse hanno una linea di frattura e possono essere divise in due metà al fine di rendere più facile la deglutizione da parte del paziente.
Avvertenze e indicazioni
L’alcol può aumentare gli effetti sedativi di oxcarbazepina. Evitare l’assunzione di alcol durante il trattamento con questo medicinale.
L’uso di oxcarbazepina è riservato agli adulti e ai bambini di età pari o superiore ai 6 anni. Nei bambini il medico può raccomandare il controllo della funzione tiroidea prima e durante il trattamento.
Se una donna in trattamento con oxcarbazepina inizia una gravidanza o prevede di iniziarla, l’uso di questo prodotto deve essere attentamente rivalutato. Deve essere somministrata la dose minima efficace e quando possibile, la monoterapia deve essere preferita, almeno durante i primi tre mesi di gravidanza.
Le pazienti devono essere avvertite riguardo alla possibilità di un aumentato rischio di malformazioni e gli deve essere fornita l’opportunità di uno screening prenatale. Durante la gravidanza una terapia antiepilettica efficace con oxcarbazepina non deve essere interrotta, poiché l’aggravamento della malattia è dannoso sia per la madre sia per il feto.
Non allattare con latte materno durante il trattamento con oxcarbazepina.
Oxcarbazepina può causare sonnolenza o capogiri, visione offuscata, visione doppia, mancanza di coordinazione muscolare o un ridotto livello di coscienza, in particolare all’inizio del trattamento o quando si aumentano le dosi, e può pertanto alterare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. È importante consultare il medico in merito alla possibilità di guidare veicoli o utilizzare macchinari mentre si sta prendendo questo medicinale.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Possibili effetti indesiderati con oxcarbazepina sono rappresentati da stato confusionale, depressione, apatia, agitazione (es. nervosismo), visione annebbiata, disturbi visivi, sonnolenza, cefalea, capogiri. atassia, tremore, nistagmo, disturbi dell’attenzione, amnesia, capogiri, vertigini, nausea, vomito, affaticamento.
Questo medicinale non deve essere assunto se si è allergici a oxcarbazepina, a eslicarbazepina o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L’associazione di litio e oxcarbazepina può causare un aumento della neurotossicità.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023