Farmaco di classe A.
Ricetta medica obbligatoria.
Cerotti transdermici 5 mg/24 ore, 10 mg/24 ore, 15 mg/24 ore.
A che cosa serve
La nitroglicerina è un farmaco appartenente alla categoria dei nitrati, sostanze che, grazie alla liberazione di ossido nitrico, rilasciano la muscolatura liscia e dilatano le arterie coronariche in caso di angina. È utilizzato come medicinale in cardiologia per la profilassi e per il trattamento delle forme di angina pectoris.
L’angina si manifesta normalmente con un dolore o un senso di oppressione al petto che si può propagare al collo o al braccio. Il dolore si manifesta quando il cuore non è sufficientemente ossigenato. Nitroglicerina non è indicata per il trattamento di episodi acuti di angina.
Quanto ne serve
Si raccomanda di iniziare il trattamento con un cerotto di nitroglicerina 5 mg al giorno, con successivo aumento della dose: nitroglicerina 10 mg o eventualmente nitroglicerina 15 mg, se necessario.
Come e quando si prende
Si raccomanda di applicare quotidianamente il cerotto a rilascio transdermico di nitroglicerina con un intervallo libero di 8-12 ore. La sede di applicazione va cambiata regolarmente per evitare fenomeni di irritazione locale. Bisogna applicare il cerotto sulla pelle pulita ed asciutta e non su ferite, macchie o nei o su un’area su cui si ha appena applicato una crema, una lozione idratante o del talco.
Bisogna evitare le aree che formano pieghe o che sono soggette a sfregamento durante i movimenti. Non applicare due cerotti consecutivamente sulla stessa area.
Avvertenze e indicazioni
Durante il trattamento con nitroglicerina, evitare di cambiare posizione troppo rapidamente: è possibile che questo medicinale, soprattutto nei pazienti anziani, causi una riduzione eccessiva della pressione durante il passaggio brusco dalla posizione sdraiata a quella eretta (ipotensione ortostatica).
Nitroglicerina non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni poiché la sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite.
La nitroglicerina non dovrebbe essere somministrata in gravidanza, specialmente durante il primo trimestre.
Esistono informazioni insufficienti del passaggio di nitroglicerina nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Bisogna decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con nitroglicerina tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia la paziente.
Nitroglicerina, soprattutto all’inizio del trattamento o in occasione di aggiustamenti della dose, può alterare le reazioni o può raramente causare ipotensione ortostatica e vertigini (così come eccezionalmente svenimento da dosaggio eccessivo). Se si verificano questi effetti, astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Nitroglicerina può indurre cefalea dose dipendente, dovuta a vasodilatazione cerebrale, che spesso scompare dopo pochi giorni nonostante la prosecuzione della terapia. È comune anche l’induzione di nausea e talvolta vomito. Dopo la rimozione del cerotto, gli effetti di leggero arrossamento della cute scompaiono generalmente in poche ore.
Effetti indesiderati che possono manifestarsi soprattutto all'inizio del trattamento sono quelli a carico dell’apparato cardiovascolare come ipotensione (specialmente ortostatica), tachicardia, lipotimie (sensazione di svenimento), palpitazioni, vampate di calore e vertigini.
Non si deve assumere nitroglicerina se si è allergici al principio attivo o a molecole simili (nitrati organici correlati alla nitroglicerina) o a uno qualsiasi degli eccipienti, se si soffre di anemia grave, se si ha in corso o si ha subito recentemente un collasso (insufficienza circolatoria acuta associata ad ipotensione marcata), se si soffre di incapacità del cuore di pompare quantità di sangue sufficienti per far fronte alle necessità dell'organismo (insufficienza cardiaca) dovuta a ostruzione come, ad esempio, in presenza di un restringimento dell’orifizio aortico o dell’orifizio atrioventricolare del cuore (stenosi aortica o stenosi mitralica, rispettivamente), o di un ispessimento della sottile membrana a forma di sacco che circonda il cuore (pericardite costrittiva), ispessimento del muscolo cardiaco (cardiomiopatia ipertrofica), accumulo di liquido o di sangue nello spazio tra il muscolo cardiaco e il tessuto che lo ricopre come un sacco (tamponamento pericardico); se si sta assumendo riociguat, un medicinale usato per il trattamento dell’ipertensione polmonare.
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L’uso contemporaneo di nitroglicerina e di altri vasodilatatori (ad es. inibitori PDE5 come il sildenafil), potenzia gli effetti ipotensivi di nitroglicerina. Il trattamento contemporaneo con calcio antagonisti, beta bloccanti, ACE inibitori, neurolettici, diuretici, antiipertensivi, antidepressivi triciclici e tranquillanti maggiori, così come il consumo di alcool, può aumentare l’effetto ipotensivo della nitroglicerina.
I farmaci antiinfiammatori non steroidei, ad eccezione dell'acido acetilsalicilico, possono diminuire la risposta terapeutica alla nitroglicerina.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023