Farmaco di classe A, erogato gratuitamente al cittadino
Ricetta medica obbligatoria
- Compresse 5mg; 25 mg
A che cosa serve
Prednisone è un corticosteroide (glucocorticoide) derivato dal cortisone, coinvolto nella regolazione di molti processi metabolici dell’organismo.
Prednisone è usato nel trattamento di:
- malattie reumatiche muscolari e articolari acute e croniche
- asma bronchiale e fibrosi polmonare
- colite ulcerosa (malattia intestinale infiammatoria)
- epatite
- malattia di Addison
- sindrome adrenogenitale
- malattie renali e delle vie urinarie
- malattie allergiche e infiammatorie della pelle
- anemia emolitica
- agranulocitosi (carenza di globuli bianchi)
- porpora reumatica
- leucemia acuta e altre malattie ematologiche
- alcune malattie infiammatorie degli occhi (congiuntivite allergica, cheratite, corioretinite, irite, iridociclite)
Quanto ne serve
La dose del trattamento dipende dal tipo e dalla gravità della malattia e dalla risposta individuale del paziente. Di solito, la dose iniziale è di 20-90 mg (milligrammi) al giorno, come prescritto dal medico. Queste dosi iniziali saranno somministrate fino a che non si osserva una risposta soddisfacente. Quando questa è presente, il medico ridurrà gradualmente la dose di prednisone fino a raggiungere la dose di mantenimento, che di solito varia tra 5mg e 10 mg al giorno.
Come e quando si prende
Le compresse devono essere prese intere con una sufficiente quantità di liquido. La dose giornaliera totale va divisa in tre o quattro somministrazioni, durante o dopo i pasti. In alcuni casi la dose prescritta può essere presa in una singola dose giornaliera, durante o dopo colazione. A volte, in particolare nei bambini, e solo su indicazione del medico, il trattamento deve essere assunto a giorni alterni. La dose deve comunque essere decisa dal medico.
Avvertenze ed effetti collaterali
A seconda della dose e della durata del trattamento, può verificarsi uno scambio negativo di ioni calcio, pertanto si raccomanda un trattamento profilattico dell'osteoporosi. Ciò va tenuto in considerazione soprattutto se sono presenti i seguenti fattori di rischio: predisposizione familiare, invecchiamento, post-menopausa, inadeguata assunzione giornaliera di albumina e di calcio, tabagismo rilevante e mancanza di attività fisica.
Nei trattamenti prolungati, devono essere condotti regolari controlli medici (inclusi controlli oftalmici a intervalli di 3 mesi); si deve assicurare un'adeguata integrazione di potassio e di sodio e i livelli sierici di potassio devono essere monitorati.
In caso di grave insufficienza cardiaca deve essere eseguito un attento controllo medico.
È necessaria cautela quando si prescrivono corticosteroidi, incluso prednisone. La soppressione della risposta infiammatoria e del sistema immunitario aumentano la sensibilità alle infezioni e la loro gravità. La manifestazione clinica può essere spesso atipica e le infezioni gravi, come la setticemia e la tubercolosi possono essere mascherate e possono raggiungere uno stadio avanzato prima di essere riconosciute.
Particolari malattie virali (varicella e morbillo) possono indurre gravi conseguenze in pazienti trattati con glucocorticoidi. I bambini immunocompromessi e le persone che non hanno avuto la varicella o il morbillo sono particolarmente a rischio.
Il prodotto contiene un componente che può indurre un risultato positivo nelle analisi del controllo antidoping.
Prednisone può alterare i risultati dei test allergici della pelle.
Con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario contattare il medico.
Il trattamento con prednisone deve essere sospeso in modo graduale.
Gli effetti indesiderati possibili, soprattutto per trattamenti prolungati, sono l’aumentata sensibilità e gravità delle infezioni con soppressione dei sintomi e segni clinici, infezioni opportunistiche, ricomparsa di tubercolosi latente, ulcera gastrica e duodenale, sindrome di Cushing, obesità a livello di tronco e faccia con “faccia a luna piena“, secrezione anormale di ormoni sessuali, guarigione ritardata delle ferite, smagliature, osteoporosi, glaucoma, cataratta, depressione, irritabilità, euforia, aumento dell'appetito e del vigore, riduzione della tolleranza al glucosio, diabete mellito, disturbi elettrolitici come ritenzione di sodio con formazione di edema e aumentata escrezione di potassio, ipertensione arteriosa, linfopenia, eosinopenia, policitemia, peggioramento dei processi immunitari, mascheramento delle infezioni.
Controindicazioni, interazioni
Controindicazioni assolute a prednisone sono le seguenti: Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; infezioni virali acute (ad es., herpes simplex, herpes zoster, varicella);
un periodo da 8 settimane prima a 2 settimane dopo la somministrazione di un vaccino di profilassi.
Le seguenti controindicazioni sono considerate relative, se insieme al trattamento con steroidi, è presente un'altra malattia che potrebbe attivarsi o peggiorare a causa di questo trattamento:
- Ulcera peptica
- Infezioni batteriche acute e croniche
- Micosi sistemica
- Difficoltà nel controllo dell'ipertensione
- Diabete mellito
- Osteoporosi
- Osteomalacia
- Glaucoma ad angolo aperto e chiuso.
Prednisone interagisce con Amfotericina B; antidiabetici; anticoagulanti orali; barbiturici, fenitoina, carbamazepina, rifampicina, diuretici, estrogeni, FANS, antireumatici, eritromicina, chetoconazolo, ritonavir, cobicistat, antiacidi (alluminio e magnesio), digitale, rilassanti muscolari, ciclosporina A, ciclofosfamide.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023