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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, erogato gratuitamente al cittadino
Ricetta medica obbligatoria Soluzione cutanea 500 mcg /ml flacone da 100 ml

A che cosa serve

Clobetasolo 500 mcg /ml è un corticosteroide topico utilizzato nel trattamento a breve termine di particolari condizioni del cuoio capelluto, per esempio psoriasi del cuoio capelluto, che non risponde in modo soddisfacente a steroidi meno attivi.

Quanto ne serve

Clobetasolo 500 mcg /ml soluzione cutanea è un corticosteroide topico molto potente; per questo si deve limitare il trattamento fino al raggiungimento del controllo dei sintomi e a un massimo di 4 settimane consecutive e non se ne deve usare una quantità superiore a 50 g/settimana.

Come e quando si prende

Applicare clobetasolo 500 mcg /ml soluzione cutanea facendolo gocciolare direttamente sull'area interessata del cuoio capelluto due volte al giorno (mattino e sera) e massaggiare delicatamente fino al completo assorbimento. La soluzione deve essere applicata sul cuoio capelluto pulito.
Come per altre preparazioni topiche con steroidi, la terapia deve essere interrotta quando si raggiunge il controllo. Brevi cicli di trattamento ripetuti con clobetasolo propionato possono essere utilizzati per controllare le esacerbazioni. Se fosse necessario un trattamento continuativo con steroidi si deve usare una preparazione meno forte.

Avvertenze ed effetti collaterali

Il trattamento topico prolungato e continuo deve essere evitato, particolarmente nei bambini, in quanto può facilmente determinare una soppressione surrenalica anche in assenza di bendaggio occlusivo. Alla scomparsa delle lesioni, o dopo un periodo di trattamento non superiore a quattro settimane, passare alla terapia intermittente o prendere in considerazione l’eventualità della sostituzione con uno steroide meno potente. In caso di utilizzo intermittente cronico, si consiglia di verificare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo- pituitario-surrenale (HPA).
Possono insorgere infezioni secondarie, ciò rende necessaria la sospensione del trattamento corticosteroideo topico e la somministrazione di antimicrobici adeguati.
Particolare prudenza è richiesta nei pazienti con compromissione epatica comprovata.
I pazienti con diabete mellito grave devono essere trattati con cautela. Per questi pazienti è raccomandato il monitoraggio dei livelli di glucosio durante il trattamento con clobetasolo 500 mcg /ml soluzione cutanea.
I corticosteroidi topici possono rivelarsi rischiosi, in quanto si possono determinare recidive a seguito dell’insorgenza di sviluppo di tolleranza. I pazienti possono inoltre e ssere esposti al rischio di sviluppare psoriasi pustolosa generalizzata e tossicità locale o sistemica, dovuta all’alterazione della funzione di barriera della cute. È importante un attento controllo del paziente.
A meno che non sia sotto la supervisione di un medico, clobetasolo 500 mcg /ml soluzione cutanea non deve essere usato con bendaggi occlusivi.
Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale.

E’ necessario evitare:

  • di fumare durante l'applicazione sul cuoio capelluto
  • fonti di calore, compreso l'uso di asciugacapelli, dopo l'applicazione

Gli effetti collaterali più comuni associati all’utilizzo di clobetasolo propionato in formulazioni cutanee osservati negli studi clinici sono reazioni al sito di applicazione, tra cui bruciore e altre reazioni non specificate. Analogamente ad altri corticosteroidi topici, l’utilizzo prolungato di grandi quantitativi o il trattamento di zone estese possono determinare soppressione adrenocorticale. È più probabile che questo effetto si manifesti negli infanti e nei bambini e quando si applicano medicazioni occlusive. Il trattamento prolungato e intensivo con un preparato corticosteroideo altamente attivo può provocare alterazioni atrofiche locali della cute, quali assottigliamento, strie, disturbi vascolari come dilatazione dei vasi sanguigni superficiali, cicatrici pseudo-stellari, ulcerazioni e porpora, in particolare, in caso di utilizzo di bendaggi occlusivi o quando sono interessate le pliche cutanee. Se compaiono segni di ipersensibilità, si deve interrompere subito l'applicazione. Può verificarsi un peggioramento dei sintomi. Tra gli effetti collaterali dei glucocorticosteroidi sono noti anche l’aumento della pressione intraoculare e l’aumento del rischio di cataratta e di diabete. Può inoltre verificarsi un’allergia da contatto al prodotto o a uno degli eccipienti. Qualora il prodotto non venga impiegato correttamente, possono essere celate e/o aggravate infezioni di natura batterica, virale, parassitaria e fungina. Sono stati inoltre segnalati casi di follicolite.

Controindicazioni, interazioni

Clobetasolo 500 mcg /ml soluzione cutanea è controindicato nei seguenti casi:

  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • bruciature, rosacea, acne vulgaris, dermatite periorale, prurito perianale o genitale
  • uso in presenza di trattamenti per lesioni cutanee primarie infette causate da infezioni batteriche, virali, fungine o tubercolotiche sul cuoio capelluto
  • bambini sotto i 2 anni di età

Questo prodotto non deve essere applicato sul viso, sugli occhi (per il rischio di glaucoma) o su ferite ulcerose

La co-somministrazione di medicinali che possono inibire il CYP3A4 (es. ritonavir e itraconazolo) ha dimostrato di inibire il metabolismo dei corticosteroidi portando ad un aumento dell’esposizione sistemica. La misura in cui questa interazione è clinicamente rilevante dipende dalla dose e dalla via di somministrazione dei corticosteroidi e dalla potenza dell’inibitore del CYP3A4.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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