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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, dispensato dal SSN
Ricetta: RR-medicinale soggetto a prescrizione medica Compresse gastroresistenti 75mg, 100 mg

A che cosa serve

Acido Acetilsalicilico è un anti aggregante piastrinico.
Acido Acetilsalicilico ha le seguenti indicazioni:

  • Prevenzione secondaria dell’infarto del miocardio.
  • Prevenzione della morbilità cardiovascolare in pazienti affetti da angina pectoris stabile
  • Storia di angina pectoris instabile, eccetto durante la fase acuta
  • Prevenzione dell’occlusione dei by-pass dopo l’intervento
  • Angioplastica coronarica, eccetto durante la fase acuta
  • Prevenzione secondaria degli attacchi ischemici transitori (TIA) e dei problemi ischemici cerebrovascolari (CVA), purché sia stata esclusa la presenza di emorragie intracerebrali

L’uso è limitato alla prevenzione cardiovascolare secondaria con un trattamento cronico.

Quanto ne serve

La dose raccomandata è 100 mg una volta al giorno.

Come e quando si prende

Le compresse devono essere ingerite intere con una sufficiente quantità di liquido (1/2 bicchiere d’acqua). Le compresse hanno un rivestimento gastroresistente che previene gli effetti irritanti sull’intestino e pertanto non devono essere frantumate, rotte o masticate.

Avvertenze ed effetti collaterali

Acido Acetilsalicilico non è adatto come antinfiammatorio/analgesico/antipiretico. Si raccomanda l’uso negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 16 anni. A causa dell’effetto inibitorio sull’aggregazione piastrinica, che comincia a dosi molto basse e persiste per diversi giorni dopo la somministrazione, bisogna tenere presente che esiste un aumentato rischio di emorragie, particolarmente durante o dopo interventi chirurgici (anche in caso di interventi minori, come l’estrazione di un dente). Usare, quindi, con cautela prima di un intervento chirurgico. Può rendersi necessaria l’interruzione temporanea del trattamento.

L’acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela in caso di:

  • precedenti o attuali ulcere o emorragie gastrointestinali
  • concomitante uso di farmaci anticoagulanti
  • lieve o moderata compromissione della funzionalità epatica o renale
  • lieve o moderata insufficienza cardiaca o compromissione della funzionalità cardiocircolatoria
  • disidratazione
  • ipertensione arteriosa non controllata
  • ciclo mestruale abbondante (menorragia)
  • grave deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD)
  • allergia stagionale, polipi nasali o patologie respiratorie croniche (asma bronchiale o malattia polmonare ostruttiva cronica)
  • ipersensibilità ai farmaci analgesici, antinfiammatori o antireumatici e in presenza di altre allergie
  • uso concomitante di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • condizioni in cui è più alto il rischio di emorragia cerebrale
  • uso concomitante di medicinali che possono aumentare il rischio di sviluppare ulcere come corticosteroidi orali (spesso usati per alleviare l'infiammazione), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (una classe farmacologica di antidepressivi) e deferasirox (utilizzato per rimuovere l’eccesso di ferro dall’organismo)

Gli effetti collaterali più comuni dell’acido acetilsalicilico sono i sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, difficoltà digestive e aumento della tendenza al sanguinamento gastrointestinale.
Effetti indesiderati non comuni sono orticaria, rinorrea (naso che cola) e difficoltà di respirazione.
Effetti indesiderati rari sono:

  • Grave sanguinamento dello stomaco o dell’intestino
  • Alterazione del numero delle cellule del sangue
  • Broncospasmo (contrazione della muscolatura che riveste le vie respiratorie (bronchi) nei polmoni: senso di oppressione toracica con difficoltà respiratoria)
  • Attacco d'asma
  • Infiammazione dei vasi sanguigni
  • Lividi con macchie color porpora (emorragia cutanea)
  • Eritema nodoso (rigonfiamento di grasso sotto la pelle che causa placche e noduli rossi)
  • Sindrome di Reye (una malattia molto rara nei bambini che colpisce il cervello e il fegato
  • Periodo mestruale molto abbondante o prolungato

Effetti indesiderati con frequenza non nota:

  • Ronzio nelle orecchie (tinnito) o udito compromesso
  • Mal di testa
  • Vertigini (una sensazione di capogiro o di giramento di testa)
  • Ulcere allo stomaco o all’intestino tenue e perforazione
  • Prolungamento del tempo di sanguinamento come epistassi e gengive sanguinanti
  • Funzionalità renale compromessa
  • Funzionalità epatica compromessa
  • Aumento degli enzimi epatici negli esami del sangue
  • Alti livelli di acido urico nel sangue
  • Bassi livelli di zucchero nel sangue

Controindicazioni, interazioni

  • Ipersensibilità al principio attivo, ai salicilati o a uno qualsiasi degli eccipienti
  • Mastocitosi preesistente
  • Storia di attacchi d’asma o edema angioneurotico causati da acido acetilsalicilico o da altri analgesici antinfiammatori, in particolare da farmaci antinfiammatori non steroidei
  • Ulcera peptica e/o emorragia gastrica/intestinale in fase acuta o in anamnesi o altri tipi di emorragia come emorragie cerebrovascolari
  • Tendenza costituzionale alle emorragie (diatesi emorragica); patologie della coagulazione come l’emofilia e la trombocitopenia
  • Grave insufficienza cardiaca.
  • Grave compromissione epatica
  • Grave insufficienza renale (GFR < 30 ml/h)
  • Dosi superiori a 100 mg al giorno nel terzo trimestre di gravidanza
  • Terapia con metotressato usato a dosi uguali o superiori a 15 mg/settimana

Acido acteilsalicilico può interagire con metotressato, medicinali uricosurici, come benzbromarone e probenecid (farmaco per la gotta), farmaci anticoagulanti (ad es: cumarina, eparina, warfarin), farmaci anti aggreganti piastrinici (es. ticlopidina, clopidogrel e dipiridamolo) e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI, come sertralina o paroxetina), antidiabetici (ad es. insulina, sulfoniluree), digossina, litio, diuretici, antagonisti dell’aldosterone, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II, glucocorticoidi sistemici (ad eccezione dell’idrocortisone usato come terapia sostitutiva nel morbo di Addison), altri farmaci anti-infiammatori non steroidei contenenti salicilati ad alte dosi; ibuprofene e naprossene, ciclosporina, tacrolimus e altri immunodepressivi, sodio valproato/acido valproico, fenitoina, metamizolo, alcol.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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