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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in:

  • 40 mg/5 ml granulato per sospensione orale
  • 100 mg - 200 mg compresse

A che cosa serve

Cefpodoxima appartiene alla categoria degli antibatterici cefalosporinici e nello specifico cefalosporine di terza generazione usate per il trattamento delle infezioni. Cefpodoxima viene usato per trattare: tonsillite (infiammazione delle tonsille della gola), sinusite batterica grave (infiammazione del naso causata da germi), aggravamento acuto di bronchite cronica (malattia cronica dei polmoni), polmonite batterica (infezione dei polmoni causata da germi), otite media acuta (infiammazione grave dell’orecchio) nei bambini.

Quanto ne serve

La dose raccomandata di cefpodoxima per gli adulti, adolescenti e anziani senza problemi renali è 100 mg o 200 mg due volte al giorno in base alla condizione da trattare. La dose raccomandata per neonati (che hanno più di 28 giorni) e bambini (fino a 11 anni) è di 8 mg/kg al giorno da somministrare al bambino in due dosi separate e ad intervalli di 12 ore.

Come e quando si prende

E’ importante assumere cefpodoxima alla stessa ora ogni giorno. Questo medicinale può essere dato ai bambini con o senza cibo. La dose da dare al bambino si legge direttamente sulla siringa dosatrice (che si trova all’interno della confezione) che presenta tacche graduate da 1 kg (0,5 ml di sospensione) a 25 kg di peso (12,5 ml di sospensione). La sospensione va ricostituita aggiungendo acqua sino al livello indicato dalla scanalatura incisa sul vetro del flacone che può essere a 100 ml o a 50 ml. Agitare il flacone al fine di rendere omogenea la sospensione. Il medico deciderà la dose corretta e il tempo di assunzione di cefpodoxima necessari per trattare la condizione. In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, avvertire immediatamente il medico o il farmacista. Se dimentica una dose, prenderla il prima possibile; tuttavia, se è quasi ora della dose successiva, salti la dose dimenticata, non assumere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Non interrompere il trattamento del medicinale, poichè la condizione potrebbe ripresentarsi o peggiorare.

Avvertenze ed effetti collaterali

Per l’assunzione di cefpodoxima è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:

  • insufficienza renale
  • infiammazione intestinale (colite o altre malattie)
  • in caso di esami medici del sangue come il cross-matching e il test di Coombs
  • diabete
  • disturbi della pelle o delle mucose
  • disturbi epatici e controllo dei valori di ASAT, ALAT, fosfatasi alcalina e bilirubina
  • gravidanza e allattamento

Se una qualsiasi delle condizioni di cui sopra compare per la prima volta in corso di trattamento con cefpodoxima, interrompere subito l’assunzione e consultare immediatamente il medico.

Informare immediatamente il medico e interrompere il trattamento nel caso in cui si manifestano i seguenti sintomi:

  • grave reazione allergica. I segni comprendono eruzione cutanea rilevante e prurito, gonfiore, talvolta del viso o della bocca che causa difficoltà a respirare.
  • eruzione cutanea, con vesciche e si presenta come piccoli segni (macchia scura centrale circondata da una zona più pallida, con un anello scuro intorno al bordo).
  • eruzione cutanea diffusa con vesciche e desquamazione della pelle (sindrome di Stevens-Johnson o di necrolisi epidermica tossica).
  • diarrea grave o sangue nelle feci diarroiche
  • encefalopatia (un disturbo che può includere convulsioni, confusione, alterazione della coscienza, disturbi del movimento)

Gli effetti collaterali più frequentemente osservati sono: mal di testa, mal di stomaco, diarrea, capogiri, ronzio nelle orecchie, gonfiore allo stomaco, nausea, vomito e flatulenza, perdita di appetito, modifiche nelle analisi del sangue che verificano il funzionamento del fegato, eruzione cutanea, eruzione cutanea grumosa (orticaria), prurito.

Gli effetti collaterali a frequenza non nota sono: diminuzione di un tipo di globuli bianchi (agranulocitosi), presenza di sangue nelle feci (ematochezia), gravi infiammazioni dell’intestino (colite pseudomembranosa, colite da Clostridium difficile), disturbi della funzionalità renale, danni al fegato con accumulo di componenti della bile nel fegato (danno epatico colestatico), macchie della pelle rosso-violacee causate da infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni (porpora), formazione di vescicole sulla cute (dermatite bollosa), superinfezioni, grave reazione allergica (shock anafilattico), encefalopatia

Controindicazioni e interazioni

  • ipersensibilità a cefpodoxima a un qualsiasi eccipiente presente
  • reazione allergica grave alla penicillina, alla cefalosporina o ad altri antibiotici beta-lattamici
  • se il bambino soffre di fenilchetonuria (una malattia metabolica ereditaria).

Cefpodoxima può interagire con i seguenti medicinali: antiacidi e anti-ulcera (ranitidina e cimetidina), diuretici, antibiotici aminoglicosidici usati nel trattamento delle infezioni, probenecid, anticoagulanti (warfarin).

Gli antiacidi e gli antiulcera (ranitidina e cimetidina) devono essere presi 2-3 ore dopo aver preso cefpodoxima .

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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