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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, concedibile esente secondo nota 55 AIFA
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in soluzione iniettabile

  • 100 mg/2 ml
  • 150 mg/2 ml

A che cosa serve

Tobramicina appartiene alla categoria degli antibiotici aminoglicosidici che viene usato per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, del sangue (setticemia), delle ossa, della pelle, dei tessuti molli, dell’apparato gastrointestinale, del sistema nervoso centrale (meningite) e dei bronchi e polmoni (tratto respiratorio inferiore), provocate da microrganismi sensibili al medicinale. È considerato farmaco di seconda scelta nelle infezioni da E. Coli e da Stafilococco.

Quanto ne serve

Popolazione pediatrica
Somministrazione intramuscolare
Bambini: la dose raccomandata è da 3 a 5 mg/kg al giorno divisi in dosi uguali ogni 8-12 ore Neonati: la dose raccomandata è 2 mg/kg ogni 12 ore, per soggetti di peso variabile da 1.500 a 2.500 grammi

Adulti
Somministrazione intramuscolare
Nei pazienti con funzione renale normale la dose raccomandata di tobramicina è di 1 mg/kg ogni otto ore. La durata abituale del trattamento é di 7-10 giorni. Dosi fino a 5 mg/kg al giorno possono essere richieste da pazienti con infezioni molto gravi. Questo dosaggio dovrà essere ridotto a 3 mg/kg al giorno non appena possibile. Il medico adatterà la posologia del medicinale se si ha una funzionalità del rene ridotta. Non mescolare con altri farmaci nella medesima siringa.

Somministrazione endovenosa
Si raccomanda la somministrazione endovenosa di tobramicina quando quella intramuscolare non è possibile. La somministrazione endovenosa è effettuata da operatori sanitari.

Come e quando si prende

Tobramicina può essere somministrato intramuscolo ed endovena.

In caso di somministrazione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, avvertire immediatamente il medico. In caso di dimenticanza, non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

Avvertenze ed effetti collaterali

Per l’assunzione di tobramicina è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:

  • malattia da mutazione mitocondriale (affezione causata da varianti nel genoma dei mitocondri, le parti delle cellule che contribuiscono a produrre energia) o perdita dell’udito a causa dell’assunzione di medicinali antibiotici; certe mutazioni mitocondriali possono aumentare il rischio di perdita dell’udito con questo prodotto
  • problemi di funzionalità del rene, tobramicina può avere un effetto dannoso sui reni, raramente si manifestano nei primi giorni di terapia e sono generalmente reversibili

Tobramicina può avere un effetto dannoso sul nervo acustico, perciò durante la terapia il medico controllerà attentamente lo stato di salute per evitare l’insorgenza di effetti sulla capacità uditiva.

Il medico potrà chiedere di effettuare l’esame delle urine e del sangue per controllare la funzionalità dei reni e degli esami per controllare l’udito.

Altre manifestazioni neurotossiche comprendono intorpidimento, senso di formicolio cutaneo, scosse muscolari e convulsioni.

In caso di ustioni estese, i livelli di tobramicina nel sangue saranno controllati per somministrare la dose corretta di medicinale. In caso di anestesia, informare l’anestesista che si sta assumendo tobramicina.

Tobramicina deve essere somministrato con cautela nei neonati prematuri e nell’età neonatale per l’immaturità dei reni in questi soggetti.

Mentre il rischio di effetti collaterali é basso nei pazienti con normale funzionalità renale, quando non si prolunga la durata della terapia e non si superano i dosaggi raccomandati, esso risulta maggiore negli anziani, nei pazienti con ridotta funzionalità renale o in coloro che vengono trattati con dosaggi maggiori di quelli consigliati.

Gli effetti collaterali più frequenti nell’assunzione di tobramicina sono: vertigine, movimenti involontari degli occhi (nistagmo), ronzio nelle orecchie, diminuzione dell’udito, aumento della concentrazione di azoto nel sangue (azotemia), diminuzione della normale quantità di urina emessa giornalmente (oliguria).

Controindicazioni e interazioni

  • allergia a tobramicina o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
  • allergia ad altri antibiotici dello stesso tipo (aminoglicosidi)
  • gravidanza e allattamento

Tobramicina può interagire con alcuni medicinali. Il medico eviterà di somministrare tobramicina insieme ad altri medicinali che possono danneggiare i reni e l’udito (in particolare Amikacina, Streptomicina, Neomicina, Kanamicina, Gentamicina e Paromomicina, Cefaloridina, Viomicina, Polimixina B, Colistina, Cisplatino e Vancomicina) o a medicinali che aumentano il flusso dell’urina (ad es. furosemide ed acido etacrinico).

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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