Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in:
- 80 mg compresse
- 30 mg - 60 mg - 90 mg compresse a rilascio modificato
A che cosa serve
Gliclazide riduce il livello di zucchero nel sangue, appartiene alla categoria degli ipoglicemizzanti orali e nello specifico sulfoniluree. Gliclazide è indicato nell’adulto per il trattamento di alcuni tipi di diabete (diabete mellito di tipo 2) quando la dieta, l’esercizio fisico e la perdita di peso da soli non sono sufficienti a mantenere un livello corretto di zucchero nel sangue.
Quanto ne serve
Compresse: la dose raccomandata è da mezza a quattro compresse al giorno in base alla risposta al trattamento. Quando la dose giornaliera totale è superiore a 2 compresse, la dose deve essere suddivisa in due somministrazioni equivalenti da assumersi alla mattina e alla sera.
Compresse a rilascio modificato: la dose giornaliera raccomandata è da una a quattro compresse (massimo 120 mg) in un’unica somministrazione al momento della prima colazione. Ciò dipende dalla risposta al trattamento. La dose è stabilita dal medico in funzione dei livelli di zucchero nel sangue e possibilmente nelle urine.
Come e quando si prende
Deglutire la/le compressa/e intera/e con un bicchiere di acqua, al momento della prima colazione, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora. Non masticare o frantumare. Assumere sempre un pasto dopo l’assunzione del medicinale.
In caso di uso eccessivo del medicinale, contattare immediatamente il medico o l’ospedale. L’assunzione di troppe compresse può provocare un abbassamento del tasso di zucchero nel sangue che può migliorare assumendo subito dello zucchero (da 4 a 6 zollette) o bevande zuccherate seguite da uno snack abbondante o da un pasto. In caso di dimenticanza di una dose, prendere regolarmente la dose successiva alla stessa ora. Non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
È importante prendere il medicinale ogni giorno perché un trattamento regolare è più efficace. consultare il medico prima di interrompere il trattamento con questo medicinale. L’interruzione può causare l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia), che aumenta il rischio di sviluppare complicanze del diabete.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di gliclazide è raccomandata particolare cautela in gravidanza e nei bambini.
Nelle prime settimane di trattamento può aumentare il rischio di eccessiva diminuzione del livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia) in caso di:
- assunzione di pasti in modo irregolare o saltarli completamente
- digiuno
- malnutrizione
- cambio delle abitudini alimentari
- aumento dell’attività fisica senza il giusto apporto di carboidrati
- assunzione di alcol, specialmente a digiuno
- assunzione contemporanea di altri medicinali o rimedi naturali
- assunzioni elevate di gliclazide
- disordini ormonali (disfunzioni della ghiandola tiroidea, o della ghiandola pituitaria o della corteccia surrenale)
- funzionalità renale o epatica risultano severamente ridotte.
In caso di basso livello di zuccheri nel sangue possono manifestarsi i seguenti sintomi: cefalea, fame intensa, nausea, vomito, debolezza, disturbi del sonno, agitazione, aggressività, difficoltà di concentrazione, riduzione dell’attenzione e del tempo di reazione, depressione, confusione, disturbi della parola o della vista, tremore, disturbi sensoriali, vertigini e senso d’impotenza, sudorazione, pelle umida, ansia, accelerazione o irregolarità del battito cardiaco, innalzamento della pressione sanguigna, improvviso dolore toracico acuto che si irradia nelle aree circostanti (angina pectoris).
Se il livello di zucchero nel sangue continua a diminuire, si può avvertire una forte confusione (delirio), convulsioni, perdita di autocontrollo, respiro corto, battito cardiaco rallentato e perdita di coscienza. E’ necessario sempre avere con sé dello zucchero.
Contattare il medico o il più vicino ospedale nel caso in cui l’assunzione di zucchero non sia di aiuto, al ripresentarsi dei sintomi o comparsa di sintomi legati a elevati livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia) quali: sete, necessità di urinare frequentemente, bocca secca, pelle secca e prurito, infezioni della pelle e riduzione dell’efficienza.
Informare il medico prima di assumere gliclazide se si è affetti da deficienza dell’enzima glucosio 6- fosfato deidrogenasi (o G6PD, malattia nota come favismo) in quanto il trattamento con sulfaniluree di pazienti con questa malattia può portare ad anemia emolitica (riduzione dell’emoglobina nel sangue causata dalla distruzione dei globuli rossi).
Gli effetti collaterali più frequenti nell’assunzione di gliclazide sono: livello basso di zucchero nel sangue (ipoglicemia), patologie del fegato, patologie della pelle, patologie del sangue, disturbi della digestione, patologie dell’occhio.
Controindicazioni e interazioni
- allergia a gliclazide o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri farmaci dello stesso gruppo (sulfaniluree), o correlati (sulfonammidi ipoglicemizzanti);
- diabete insulino-dipendente (di tipo 1)
- condizione di cheto-acidosi (presenza di corpi chetonici e zucchero nelle urine) pre-coma o coma diabetico
- diabete giovanile ed infantile, detto anche diabete di tipo 1
- grave malattia renale o epatica
- assunzione di medicinali per il trattamento di infezioni fungine (miconazolo)
- gravidanza e allattamento
- bambini e adolescenti, per mancanza di dati
Gliclazide può interagire con i seguenti medicinali: altri medicinali utilizzati per trattare livelli alti di zucchero nel sangue (antidiabetici orali, agonisti del recettore GLP-1 o insulina), antibiotici (sulfonammidi, claritromicina), medicinali per il trattamento della pressione alta o insufficienza cardiaca (beta-bloccanti, ACE-inibitori: captopril o enalapril), medicinali utilizzati per il trattamento delle infezioni fungine (miconazolo, fluconazolo), medicinali per il trattamento delle ulcere gastriche o duodenali (antagonisti dei recettori H2), medicinali per il trattamento della depressione (inibitori delle monoaminossidasi), antidolorifici o antireumatici (fenilbutazone, ibuprofene), medicinali contenenti alcol, medicinali per il trattamento dei disturbi del sistema nervoso centrale (clorpromazina), medicinali per la riduzione dell’infiammazione (corticosteroidi), medicinali per il trattamento dell’asma o utilizzati durante il travaglio (salbutamolo endovenoso, ritodrina e terbutalina ), medicinali per il trattamento delle patologie della mammella, abbondante sanguinamento mestruale, endometriosi (danazolo), preparazioni a base di iperico, warfarin.
Bere alcolici non è raccomandato poiché può alterare il controllo del diabete in modo imprevedibile.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023