Farmaco di classe A, concedibile esente secondo nota 79 AIFA
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse da:
- 5 mg - 35 mg - 75 mg
A che cosa serve
Risedronato appartiene alla categoria degli osteomodulanti e nello specifico bifosfonati, che viene usato per trattare le malattie delle ossa. Agisce direttamente sulle ossa per renderle più forti e quindi meno inclini alle rotture. Risedronato è utilizzato per il trattamento dell’osteoporosi:
- nelle donne in post-menopausa, anche se l’osteoporosi è grave. Diminuisce il rischio di fratture della colonna vertebrale e dell’anca
- negli uomini ad alto rischio di fratture.
Quanto ne serve
La dose raccomandata di risedronato è di 35 mg una volta a settimana.
Come e quando si prende
Scegliere un giorno della settimana in cui assumere la compressa di risedronato. Prendere la compressa almeno 30 minuti prima di ingerire cibo, bevande o altri medicinali. Mantenere la posizione eretta durante l’assunzione, per evitare bruciori di stomaco. Ingerire la compressa intera con almeno un bicchiere di acqua naturale. Non masticare o sciogliere in bocca la compressa. Non sdraiarsi per 30 minuti dopo l’assunzione.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, bere un bicchiere pieno di latte e contattare immediatamente il medico.
In caso di dimenticanza assumere la dose dimenticata non appena possibile nello stesso giorno. Non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Successivamente, riprendere ad assumere una compressa una volta la settimana nello stesso giorno di prima.
Non interrompere il trattamento senza consulto medico.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di risedronato è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:
- difficoltà nel mantenere una posizione eretta, in piedi o seduto, per almeno 30 minuti
- metabolismo osseo e minerale anomalo (carenza di vitamina D e anomalie dell’ormone paratiroideo)
- problemi all’esofago
- esofago di Barrett (condizione associata ad alterazioni delle cellule che rivestono il tratto inferiore dell’esofago)
- intolleranza ad alcuni zuccheri (il lattosio)
- comparsa di dolore, gonfiore o intorpidimento della mandibola o una “sensazione di mandibola pesante” o caduta di un dente
- trattamento odontoiatrico o intervento di chirurgia odontoiatrica
Interrompere il trattamento e avvertire subito il medico in caso di comparsa dei sintomi di una grave reazione allergica: gonfiore di viso, lingua o gola, difficoltà a deglutire, orticaria e difficoltà a respirare, gravi reazioni cutanee con comparsa di vesciche sulla pelle.
Informare immediatamente il medico al manifestarsi dei seguenti effetti indesiderati: infiammazione degli occhi (dolore, arrossamento e sensibilità alla luce), necrosi ossea della mandibola, sintomi a livello dell'esofago (dolore all’ingestione, difficoltà a deglutire, dolore toracico o nuovo episodio/peggioramento del bruciore di stomaco).
Gli effetti collaterali più frequenti nell’assunzione di risedronato sono: indigestione, nausea, mal di stomaco, crampi o disturbi allo stomaco, stitichezza, sensazione di pienezza, flatulenza, diarrea, dolore alle ossa, ai muscoli o alle articolazioni, mal di testa.
Controindicazioni e interazioni
- allergia a risedronato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- ipocalcemia (livello basso di calcio nel sangue)
- gravidanza e allattamento
- disturbi renali
- bambini al di sotto dei 18 anni
Risedronato può interagire con le seguenti sostanze se assunte in concomitanza: calcio, magnesio, alluminio (alcune miscele per l’indigestione), ferro.
NON prendere risedronato insieme a cibo o bevande (diverse dall’acqua naturale), in particolare il latte.
Assumere cibi e bevande almeno 30 minuti dopo l’assunzione di risedronato.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023