Farmaco di classe A, concedibile esente secondo nota 66 AIFA
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in capsule rigide da:
- 100 mg
- 200 mg
A che cosa serve
Celecoxib appartiene alla categoria degli antinfiammatori non steroidei (FANS) e nello specifico agli inibitori della COX-2. Celecoxib agisce riducendo la produzione di prostaglandine, riducendo pertanto anche il dolore e l’infiammazione. E’ usato negli adulti per il trattamento sintomatico dell’artrite reumatoide, dell’osteoartrosi e della spondilite anchilosante.
Quanto ne serve
La dose raccomandata è:
Per l’osteoartrosi: la dose raccomandata è 200 mg al giorno, che può essere aumentata dal medico fino a un massimo di 400 mg, se necessario.
La dose usuale è la seguente:
- una capsula da 200 mg una volta al giorno
- una capsula da 100 mg due volte al giorno
Per l’artrite reumatoide: la dose raccomandata è 200 mg al giorno, che può essere aumentata dal medico fino a un massimo di 400 mg, se necessario.
La dose usuale è la seguente: una capsula da 100 mg due volte al giorno
Per la spondilite anchilosante: la dose raccomandata è 200 mg al giorno, che può essere aumentata dal medico fino a un massimo di 400 mg, se necessario.
La dose usuale è la seguente:
- una capsula da 200 mg una volta al giorno
- una capsula da 100 mg due volte al giorno
La dose può essere aumentata dal medico in tutti i casi, fino a un massimo di 400 mg al giorno, se necessario.
Celecoxib è soltanto per gli adulti. Non deve essere usato per i bambini.
Come e quando si prende
E’ importante usare la più bassa dose possibile per controllare il dolore e non prendere celecoxib per un tempo maggiore di quello necessario a controllare i sintomi.
Le capsule possono essere assunte in ogni momento del giorno, con o senza cibo. Comunque, cercare sempre di prendere ogni dose di celecoxib alla stessa ora tutti i giorni.
In caso di difficoltà a inghiottire le capsule, l’intero contenuto della capsula può essere versato su un cucchiaino raso di cibo semi-solido (come mousse di mela, crema di riso, yogurt o banana schiacciata, freddi o a temperatura ambiente) e inghiottito immediatamente con circa 240 ml di acqua. Per aprire la capsula, tenerla in verticale per mantenere i granuli sul fondo, quindi estrarre la parte superiore ruotando con una lieve pressione, facendo attenzione a non far fuoriuscire il contenuto. Non masticare né frantumare i granuli.
Contattare il medico entro due settimane dall’inizio del trattamento se non si riscontra alcun giovamento.
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, rivolgersi al medico, al farmacista o al più vicino ospedale.
In caso di dimenticanza, assumere la dose dimenticata non appena possibile. Non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Non interrompere improvvisamente il trattamento senza consulto medico, può portare ad un peggioramento dei sintomi. Il medico probabilmente dirà di ridurre la dose per alcuni giorni, prima di interrompere completamente il trattamento.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di celecoxib è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:
- precedente caso di ulcera o emorragia allo stomaco o all’intestino
- assunzione di acido acetilsalicilico (anche ai bassi dosaggi utilizzati per la protezione cardiaca)
- assunzione di terapie antipiastriniche
- uso di medicinali per ridurre la coagulazione del sangue (warfarin, apixaban)
- uso di medicinali chiamati corticosteroidi (prednisone)
- fumatore
- presenza di diabete, pressione alta o colesterolo alto
- cuore, fegato o reni che non funzionano bene
- ritenzione di liquidi (come caviglie e piedi gonfi)
- disidratazione (a causa di una malattia, di diarrea o dell’uso di diuretici)
- reazione allergica grave o una reazione cutanea grave ad un qualunque medicinale
- manifestazione di malessere a causa di un’infezione o nell’ipotesi di un’infezione, celecoxib può mascherare la febbre o altri segni di infezione e infiammazione
- più di 65 anni di età
- bambini (celecoxib è solo per adulti)
- assunzione concomitante di alcolici e di FANS, potrebbe aumentare il rischio di problemi gastrointestinali.
Come nel caso di altri FANS (ibuprofene o diclofenac), questo medicinale può portare ad un aumento della pressione del sangue e pertanto il medico potrebbe chiedere di controllare la pressione su base regolare.
Durante il trattamento con celecoxib sono stati segnalati alcuni casi di reazioni epatiche gravi, tra cui grave infiammazione epatica, danno epatico, insufficienza epatica (alcuni casi hanno avuto esito infausto o hanno richiesto trapianto del fegato). Tra i casi per cui è noto il tempo di insorgenza, la maggior parte delle reazioni epatiche gravi si è verificata entro un mese dall’inizio del trattamento.
Interrompere il trattamento e avvertire subito il medico in caso di:
- reazione allergica (eruzione della pelle, gonfiore al viso, sibilo, difficoltà respiratorie)
- disturbi cardiaci come dolore al petto
- forte dolore allo stomaco o segni di emorragia allo stomaco o all’intestino (feci nere o sangue nelle feci, o vomito con sangue)
- reazione cutanea come eruzione della pelle, vesciche o desquamazione della pelle
- insufficienza epatica (i cui sintomi comprendono nausea, diarrea, ittero (colorito giallastro della pelle o del globo oculare)).
Gli effetti indesiderati sottoelencati sono stati osservati in pazienti con artrite che prendevano celecoxib. Gli effetti indesiderati sottoelencati contrassegnati da un asterisco (*) si sono verificati a frequenze più alte in pazienti che prendevano celecoxib per prevenire i polipi al colon. I pazienti di questi studi hanno preso celecoxib a dosi elevate e per una durata maggiore.
Gli effetti collaterali molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10) nell’assunzione di celecoxib sono: pressione del sangue alta, incluso peggioramento della pressione alta esistente*.
Gli effetti collaterali comuni (può interessare fino a 1 persona su 10) sono:
- infarto*
- ritenzione di liquidi con caviglie, gambe e/o mani gonfie
- infezioni urinarie
- fiato corto*, sinusite (infiammazione o infezione dei seni paranasali, seni bloccati o dolorosi), naso chiuso o colante, mal di gola, tosse, raffreddore, sintomi simil-influenzali
- capogiri, difficoltà del sonno
- vomito*, dolore di stomaco, diarrea, indigestione, aria
- eruzione cutanea, prurito
- rigidità muscolare
- difficoltà ad inghiottire*
- mal di testa
- nausea
- dolore alle articolazioni
- peggioramento delle allergie esistenti ù
- lesione accidentale
Gli effetti collaterali a frequenza non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) sono: ridotta fertilità nelle donne, generalmente reversibile con l’interruzione del medicinale.
Negli studi clinici non collegati all’artrite o ad altre condizioni correlate all’artrite, in cui celecoxib è stato assunto a dosi di 400 mg al giorno per un periodo massimo di 3 anni, sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati che possono interessare fino a 1 persona su 10: disturbi cardiaci (angina), disturbi allo stomaco (sindrome del colon irritabile che può includere mal di stomaco, diarrea, indigestione, aria), calcoli renali (che possono provocare mal di schiena o mal di stomaco, sangue nelle urine), difficoltà ad urinare, aumento di peso.
Controindicazioni e interazioni
Informare il medico nel caso si verifichi una qualsiasi delle condizioni seguenti, poiché i pazienti che si trovano in queste condizioni non devono prendere Celecoxib:
- allergia a celecoxib o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- reazione allergica a una classe di medicinali chiamati “sulfamidici” (alcuni antibiotici usati per trattare le infezioni)
- ulcera allo stomaco o all’intestino in fase attiva, oppure un’emorragia a stomaco o intestino
- asma, polipi nasali, congestione nasale grave, o una reazione allergica come eruzione della pelle con prurito, gonfiore al viso, alle labbra, alla lingua o alla gola, difficoltà nella respirazione o sibilo, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di altro farmaco antinfiammatorio e antidolorifico (FANS)
- uso contemporaneo di celecoxib con altri FANS che non siano l’acido acetilsalicilico, come ibuprofene o diclofenac
- gravidanza o allattamento
- grave malattia al fegato
- grave malattia ai reni
- malattia infiammatoria dell’intestino, come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn
- insufficienza cardiaca, o una cardiopatia ischemica accertata, o una malattia cerebrovascolare (diagnosi di infarto, ictus o attacco ischemico transitorio, angina o ostruzione dei vasi sanguigni verso il cuore o il cervello)
- problemi circolatori (malattia arteriosa periferica) o operazione alle arterie delle gambe
Celecoxib può interagire con i seguenti medicinali: destrometorfano (usato nel trattamento della tosse), ACE-inibitori, antagonisti dell’angiotensina II, beta-bloccanti e diuretici (usati per la pressione alta e l’insufficienza cardiaca), fluconazolo e rifampicina (usati per trattare le infezioni micotiche e batteriche), warfarin o altri medicinali simili al warfarin (inclusi i medicinali più nuovi come apixaban), litio (usato per trattare alcuni tipi di depressione), medicinali per il trattamento di depressione, disturbi del sonno, pressione alta o battito cardiaco irregolare, neurolettici (usati per trattare alcuni disturbi mentali), metotressato (usato per trattare artrite reumatoide, psoriasi e leucemia), carbamazepina (usata per trattare epilessia/convulsioni e alcune forme di dolore o depressione), barbiturici (usati per trattare epilessia/convulsioni e alcuni disturbi del sonno), ciclosporina e tacrolimus (usati per la soppressione del sistema immunitario, dopo i trapianti)
Celecoxib può essere assunto con un dosaggio basso di acido acetilsalicilico (75 mg al giorno o meno). Chiedere consiglio al medico prima di assumere i due medicinali contemporaneamente.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023