Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse da:
- 20 mg
- 40 mg
A che cosa serve
Eletriptan appartiene alla categoria degli antiemicranici, triptani e nello specifico agonisti selettivi dei recettori-5HT1 della serotonina, usato per il trattamento dell’emicrania con o senza aura negli adulti. Prima dell’inizio dell’attacco emicranico, si può attraversare una fase chiamata aura che comporta disturbi visivi, torpore e disturbi del linguaggio.
Quanto ne serve
La dose abituale iniziale è una compressa da 40 mg.
Come e quando si prende
Assumere eletriptan solo durante la fase emicranica, non assumere per prevenire l’attacco emicranico.
Ingerire ogni compressa intera con un bicchiere d’acqua, prima o dopo cibi e bevande.
Se la prima compressa non fa scomparire l’emicrania, non assumere una seconda compressa per lo stesso attacco emicranico. Se dopo la prima compressa l’emicrania scompare e poi ritorna, si può assumere una seconda compressa. Tuttavia, dopo aver assunto la prima compressa, attendere almeno 2 ore prima di prendere la seconda. Non assumere più di 80 mg (2 x 40 mg) nelle 24 ore. Se la dose di una compressa da 40 mg non fa scomparire l’emicrania, informare il medico, che potrà decidere di aumentare la dose a due compresse da 40 mg per i futuri episodi.
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, avvertire subito il medico o rivolgersi al più vicino ospedale. Gli effetti indesiderati derivanti dall’assunzione di troppo eletriptan includono pressione sanguigna elevata e problemi cardiaci.
In caso di dimenticanza, assumere la dose dimenticata non appena possibile a meno che non sia ora di prendere la successiva. Non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di eletriptan è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:
- diabete
- fumatore o in terapia sostitutiva a base di nicotina
- sesso maschile con più di 40 anni
- sesso femminile e in post-menopausa
- malattia coronarica
- aumento del rischio di malattie cardiache
- gravidanza
- allattamento (è raccomandato evitare l’allattamento nelle 24 ore successive all’assunzione di questo medicinale)
Uso ripetuto di medicinali per l’emicrania: L’utilizzo ripetuto di eletriptan o altri medicinali per il trattamento dell’emicrania per diversi giorni o settimane può causare cefalea cronica quotidiana. Informare il medico se si verifica questa condizione, poiché potrebbe essere necessario sospendere il trattamento. Informare immediatamente il medico se capita di avere uno qualsiasi dei seguenti sintomi dopo aver preso questo medicinale:
- affanno improvviso, difficoltà di respirazione, gonfiore alle palpebre, al viso o alle labbra, eruzione cutanea o prurito (in particolare su tutto il corpo) poiché questo può essere il segno di una reazione di ipersensibilità.
- dolore al petto e senso di costrizione che possono essere intensi e interessare la gola; possono essere i sintomi di problemi circolatori cardiaci (ischemia cardiaca).
- segni e sintomi di sindrome serotoninergica che possono includere agitazione, allucinazioni, perdita di coordinazione, aumento del battito cardiaco, aumento della temperatura corporea, cambi repentini della pressione sanguigna e riflessi iperattivi.
Gli effetti collaterali più frequenti nell’assunzione di eletriptan sono: dolore al petto o senso di costrizione o pressione, palpitazioni, aumento della frequenza cardiaca, capogiri, sensazione di rotazione del proprio corpo o degli oggetti (vertigini), mal di testa, sonnolenza, ridotta sensibilità al tatto e al dolore, mal di gola, senso di costrizione alla gola, secchezza della bocca, dolore addominale e allo stomaco, indigestione (disturbi allo stomaco), nausea (sensazione di disagio e malessere allo stomaco o all’addome con impulso al vomito), rigidità (aumentato tono muscolare), debolezza muscolare, dolore alla schiena, dolore muscolare, sensazione generale di debolezza, sensazione di caldo, brividi, naso che cola, sudorazione, formicolio o sensazioni anomale, vampate, dolore.
Altri effetti indesiderati riportati includono: svenimento, elevata pressione sanguigna, infiammazione del colon, vomito, accidenti correlati al cervello e ai vasi sanguigni, insufficiente afflusso di sangue al cuore, attacco cardiaco, spasmi alle arterie o al muscolo cardiaco.
Il medico può richiedere anche regolari analisi del sangue per controllare l’eventuale aumento degli enzimi epatici o altri problemi del sangue.
Controindicazioni e interazioni
- allergia a eletriptan o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- grave malattia epatica o renale
- ipertensione da moderata a grave o di ipertensione lieve non trattata
- problemi cardiaci (attacco cardiaco, angina, insufficienza cardiaca o aritmia, restringimento improvviso, temporaneo di una delle coronarie)
- deficit circolatorio (malattia vascolare periferica)
- ictus (anche lieve, durato solo pochi minuti o poche ore)
- assunzione di ergotamina o derivati dell’ergotamina (inclusa metisergide) nelle 24 ore prima o dopo assunzione di eletriptan
- assunzione di altri medicinali il cui nome termina con “triptan” (sumatriptan, rizatriptan, naratriptan, zolmitriptan, almotriptan e frovatriptan)
- bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni
- pazienti al di sopra dei 65 anni di età
Eletriptan può interagire con i seguenti medicinali: medicinali usati per il trattamento di infezioni fungine (ketoconazolo e itraconazolo), medicinali usati per il trattamento di infezioni batteriche (eritromicina, claritromicina e josamicina), medicinali usati per il trattamento di AIDS e HIV (ritonavir, indinavir e nelfinavir).
L’erba di S. Giovanni ( Hypericum perforatum ) non deve essere assunta in concomitanza con questo medicinale. Se si sta già assumendo l’erba di S. Giovanni, consultare il medico prima di interrompere l’assunzione del preparato.
Informare il medico prima di iniziare il trattamento con eletriptan, se si sta assumendo alcuni medicinali (comunemente chiamati SSRI – inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o SNRI – inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina) per la depressione o altri disturbi mentali. Questi medicinali possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome serotoninergica durante l’uso combinato con alcuni medicinali per l’emicrania.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023