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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse da:

  • 25 mg

A che cosa serve

Tetrabenazina appartiene a un gruppo di medicinali che agiscono sul sistema nervoso. Tetrabenazina è indicato nei pazienti adulti per il trattamento di disturbi del movimento associati a:

  • Corea di Huntington, una malattia che provoca disturbi di movimento e mentali
  • alterazioni del movimento (discinesia tardiva da moderata a grave) associate all’assunzione di medicinali per trattare i disturbi mentali.

I disturbi del movimento, provocati dai farmaci per trattare i disturbi mentali, possono rendere invalidi o creare imbarazzo, e possono persistere anche dopo la loro sospensione, sostituzione o la riduzione del dosaggio.

Quanto ne serve

All’inizio del trattamento il medico aumenterà la dose di Tetrabenazina lentamente nel giro di alcune settimane in modo da identificare il dosaggio meglio tollerato e in grado di ridurre la malattia. Il medico aggiusterà il dosaggio di Tetrabenazina fino a quando non raggiungerà la dose adatta al paziente.
Se i sintomi non si risolvono né si riducono, il medico prenderà in considerazione l’interruzione della terapia con tetrabenazina.
Una volta stabilito un dosaggio, il medico lo rivaluta periodicamente considerando le condizioni generali.

Disturbi del movimento associati a malattie del sistema nervoso centrale
La dose raccomandata di Tetrabenazina è 25 mg per 1-3 volte al giorno. Il medico potrebbe aumentare la dose giornaliera per adattarla alle condizioni del paziente.

Disturbi del movimento provocati dai farmaci per trattare i disturbi mentali
La dose raccomandata di Tetrabenazina è 12,5 mg al giorno e successivamente il medico potrebbe aumentare gradualmente la dose in funzione della risposta al medicinale. Se non si dovessero riscontrare benefici oppure non si riuscissero a tollerare gli effetti indesiderati, il medico potrà interrompere la somministrazione.

Anziani
Nel paziente anziano il medico prescriverà dosi iniziali e di mantenimento ridotte di Tetrabenazina. Si potrebbe verificare l’insorgenza di tremore, sensazione di rigidità, rallentamento dei movimenti, difficoltà nel mantenere l’equilibrio.

Bambini e adolescenti
Non sono disponibili studi clinici adeguatamente controllati nei bambini e negli adolescenti, pertanto, non possono essere fornite specifiche raccomandazioni sul dosaggio di Tetrabenazina nella popolazione pediatrica.

Malattia dei reni (danno renale)
Se si soffre di malattia dei reni il medico farà iniziare il trattamento con metà della dose impiegata nell’adulto (12,5 mg al giorno, pari a mezza compressa), e aggiusterà la dose fino a quando non si raggiungerà quella adatta.

Come e quando si prende

La compressa può essere divisa in parti uguali.

In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale. Nel caso in cui si manifestino: problemi di movimento causati da gravi contrazioni dei muscoli (distonia acuta), occhi in posizione fissa (crisi oculogira), nausea, vomito, diarrea, sonnolenza, sudorazione, abbassamento della pressione del sangue (ipotensione), confusione, allucinazioni, abbassamento della temperatura del corpo (ipotermia), sedazione, arrossamento (rubor), tremore, INTERROMPERE la terapia con tetrabenazina e rivolgersi al medico per monitorare attentamente e trattare i sintomi.

In caso di dimenticanza, non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Non interrompere il trattamento senza consulto medico

Avvertenze ed effetti collaterali

Per l’assunzione di tetrabenazina informare il medico in caso di:

  • depressione o tendenza al suicidio durante il trattamento con tetrabenazina. Il medico potrebbe ridurre la dose o interrompere il trattamento con tetrabenazina e/o prescrivere dei medicinali per trattare la depressione
  • comparsa di collera e/o aggressività durante il trattamento
  • comparsa di tremore, sensazione di rigidità, rallentamento dei movimenti, difficoltà nel mantenere l’equilibrio o se si soffre di Malattia di Parkinson e nota un peggioramento dei sintomi
  • precedente “Sindrome Neurolettica Maligna” (Il medico la monitorerà attentamente, poiché la sindrome potrebbe manifestarsi nuovamente)
  • malattia del cuore (sindrome congenita del QT lungo con una storia di aritmie cardiache)
  • impossibilità a stare fermo e/o seduto, irrequietezza e agitazione (acatisia)
  • sonnolenza
  • abbassamento della pressione del sangue passando dalla posizione seduta a in piedi
  • elevati livelli di prolattina nel sangue
  • insufficienza epatica e/o renale
  • attivitá ridotta o intermedia di un enzima chiamato CYP2D6

Informare il personale di laboratorio dell’assunzione di tetrabenazina in caso di analisi del sangue.

Interrompere immediatamente il trattamento e avvertire il medico se si manifestasse una malattia chiamata Sindrome Neurolettica Maligna, caratterizzata da febbre, rigiditá muscolare, alterazioni dello stato mentale, frequenza cardiaca o pressione del sangue alterata, aumento del numero dei battiti del cuore, sudorazione e problemi del ritmo del cuore, alterazioni degli esami del sangue (elevati livelli di creatinina fosfochinasi), presenza di una sostanza nelle urine (mioglobinuria), dolori muscolari e malattia del rene.

Gli effetti collaterali molto comuni nell’assunzione di tetrabenazina sono: depressione, sonnolenza, rigidità muscolare, movimenti rallentati, problemi di equilibrio (parkinsonismo), tremori, eccesso di salivazione

Gli effetti collaterali comuni sono: agitazione, ansia, insonnia, confusione

Gli effetti collaterali a frequenza non nota sono: disorientamento, nervosismo, irrequietezza, alterazione del sonno, perdita della coordinazione dei movimenti (atassia), incapacità a stare fermi (acatisia), problemi di movimento causati da gravi contrazioni dei muscoli (distonia), perdita della memoria, capogiri, diminuzione del numero dei battiti del cuore (bradicardia), abbassamento della pressione sanguigna passando dalla posizione da seduta a in piedi (ipotensione posturale), grave innalzamento della pressione del sangue (crisi ipertensiva), difficoltà a digerire (disfagia), nausea, vomito, dolore alla bocca dello stomaco, diarrea, costipazione (stipsi), bocca secca, sudorazione aumentata (iperidrosi), ciclo mestruale irregolare, affaticamento, debolezza (astenia), abbassamento della temperatura del corpo (ipotermia).

Controindicazioni e interazioni

Non assumere tetrabenazina in caso di:

  • allergia a tetrabenazina o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
  • tendenza al suicidio (volontà di uccidersi)
  • depressione senza assunzione di medicinali per trattare la depressione o non sono efficaci
  • gravidanza o allattamento
  • se si sta assumendo o si è assunto nelle ultime 2 settimane medicinali per trattare la depressione (IMAO, inibitori delle monoamino ossidasi)
  • malattia del fegato
  • assunzione di reserpina, un medicinale per trattare la pressione del sangue alta o i disturbi mentali
  • malattia del sistema nervoso centrale che impedisce il controllo del movimento, che si manifesta per esempio con tremore, sensazione di rigidità, rallentamento dei movimenti, difficoltà nel mantenere l’equilibrio (Malattia di Parkinson)

Non sono disponibili studi clinici adeguatamente controllati nei bambini e negli adolescenti, pertanto, non possono essere fornite specifiche raccomandazioni sull’uso di Tetrabenazina in questa popolazione.

Tetrabenazina può interagire con i seguenti medicinali:

  • levodopa (medicinale per trattare la Malattia di Parkinson)
  • IMAO (inibitori delle monoamino ossidasi), medicinali per trattare la depressione. Lasciar trascorrere almeno 14 giorni tra la sospensione di un uno di questi farmaci e l’inizio del trattamento con tetrabenazina
  • antagonisti dopaminergici, medicinali per trattare i disturbi mentali
  • farmaci antiipertensivi e beta bloccanti, medicinali per trattare la pressione sanguigna alta. Potrebbe manifestare un abbassamento della pressione del sangue passando dalla posizione seduta a in piedi (ipotensione ortostatica)
  • neurolettici, ipnotici e oppiacei, medicinali per trattare i disturbi mentali, l’insonnia e il dolore
  • antibiotici (es. gatifloxacina, moxifloxacina), per trattare le infezioni
  • farmaci antiaritmici di classe IA e III (es. chinidina, procainamide, amiodarone, sotalolo), per trattare i disturbi del ritmo del cuore
  • reserpina, un medicinale per trattare la pressione del sangue alta o i disturbi mentali. L’uso concomitante di tetrabenazina e reserpina è controindicato.
  • digossina, un medicinale per trattare le malattie del cuore
  • antidepressivi triciclici, medicinali per trattare i disturbi mentali come la depressione
  • difenilidantoina, un medicinale per trattare l’epilessia, poiché potrebbe contrastare gli effetti della tetrabenazina sul movimento.

In particolare, informare il medico dell’assunzione di:

  • fluoxetina, paroxetina, duloxetina, o sertralina (medicinali per trattare la depressione)
  • chinidina o amiodarone (medicinali per trattare i disturbi del ritmo del cuore)
  • terbinafina (medicinale per trattare le infezioni causate da funghi).

Il medico potrebbe modificare la dose di tetrabenazina.

Se si assume tetrabenazina con alcol, si potrebbero manifestare effetti sedativi aggiuntivi.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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