Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse effervescenti o bustine di granulato effervescente da:
- 80 mg
A che cosa serve
Ferro gluconato appartiene alla categoria degli antianemici, utilizzato per il trattamento di diverse forme di anemia, malattia caratterizzata da carenza di cellule del sangue, in particolare globuli rossi. Ferro gluconato è utilizzato negli adulti e nei bambini nella terapia delle anemie da carenza di ferro. Rivolgersi al medico se non ci sono miglioramenti o ci si sente peggio dopo 3 settimane di trattamento.
Quanto ne serve
La dose raccomandata è:
Adulti: 1 compressa effervescente al giorno
Bambini: da mezza a 1 compressa a seconda del peso corporeo.
Come e quando si prende
Sciogliere la compressa in acqua, mezz’ora prima del pasto.
In caso di anemia grave (ridotta concentrazione di emoglobina nel sangue) la dose può essere modificata su giudizio del medico sulla base degli esami ematologici (del sangue) da fare 2 o 3 volte la settimana dopo l'inizio del trattamento. Se, dopo tre settimane di trattamento, le analisi del sangue dovessero indicare che l’anemia è ancora presente, allora sarà necessario ricercare una causa diversa dalla semplice carenza di ferro (es. presenza di un sanguinamento, assunzione di farmaci o sostanze tossiche, malattie infettive).
Nei bambini la somministrazione di ferro a dosi superiori ai 400 mg (oltre 5 compresse effervescenti) può essere tossica. Un sovradosaggio dovuto a somministrazione accidentale di una dose elevata è letale per i bambini.
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, può si può avere diarrea, vomito, dolori addominali, leucocitosi (aumento del numero dei globuli bianchi nel sangue), iperglicemia (elevata concentrazione di zuccheri nel sangue), fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’emocromatosi (deposito anomalo di ferro nel fegato, che provoca disfunzione di fegato, pancreas, cuore e ghiandola ipofisaria e colorazione bronzina della cute) è necessario condurre il soggetto in ospedale per le adeguate procedure terapeutiche di urgenza.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di f erro gluconato è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:
- anemia dovuta alla carenza di ferro con precisa diagnosi di anemia sideropenica
- gravidanza e allattamento, f erro gluconato può essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento. Il medico stabilirà la posologia in funzione della risposta alla terapia e della tolleranza gastrointestinale. Una dose elevata viene meglio tollerata se suddivisa in 3 o 4 somministrazioni.
La somministrazione di ferro può essere tossica, specialmente per i bambini, a dosi superiori ai 400 mg (oltre 5 compresse effervescenti); è pertanto indispensabile mantenere il farmaco fuori dalla portata dei bambini.
Gli effetti collaterali più frequenti nell’assunzione di f erro gluconato sono: vomito, nausea, diarrea che in caso di sovradosaggio possono assumere un andamento più grave e possono essere complicati da emorragie gastrointestinali (sanguinamenti dello stomaco e dell’intestino).
Durante la somministrazione di preparazioni contenenti ferro, può verificarsi una innocua colorazione nera delle feci. Tali effetti si possono verificare indistintamente sia negli adulti che nei bambini e adolescenti.
Controindicazioni e interazioni
- allergia a f erro gluconato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- emosiderosi (patologia caratterizzata dall’accumulo nei tessuti di alte quantità di emosiderina, pigmento contenente ferro derivato dall’emoglobina dei globuli rossi)
- emocromatosi (deposito anomalo di ferro nel fegato, che provoca disfunzione di fegato, pancreas, cuore, ghiandola ipofisaria e colorazione bronzina della cute)
- nelle forme anemiche non sideropeniche (non causate da una carenza di ferro dell'organismo), in particolare nelle anemie emolitiche (causate dalla distruzione dei globuli rossi), nella pancreatite cronica (malattia infiammatoria del pancreas), nella cirrosi epatica (malattia infiammatoria del fegato).
Ferro gluconato può interagire con i seguenti medicinali:
- tetracicline (farmaci antibatterici) porta al blocco dell’assorbimento di queste ultime, rendendole inefficaci; pertanto, la somministrazione concomitante di questi due farmaci non è raccomandata
- antiacidi (farmaci utilizzati per contrastare l’acidità a livello dello stomaco) riduce l’assorbimento del ferro. Tra l'assunzione di ferro gluconato e l'assunzione di preparati contro l'iperpepsia (disturbo della funzione digestiva) dovrebbe intercorrere un intervallo di 2-3 ore
- penicillamina (farmaco usato nelle intossicazioni da metalli pesanti e nel trattamento di infiammazioni a livello delle articolazioni) non è raccomandata. La penicillamina tende a formare dei complessi con i derivati del ferro, che ne riducono l’assorbimento; di conseguenza, quando si interrompe il trattamento con derivati del ferro si può avere un aumentato rischio di tossicità da penicillamina.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023