Farmaco di classe A, erogato gratuitamente al cittadino
Ricetta medica obbligatoria ; ricetta ripetibile 10 volte in 6 mesi
- Compresse effervescenti 0,5-1 mg
- Soluzione iniettabile 4 mg/1 ml
- Soluzione iniettabile 4 mg/2 ml
- Crema dermatologica allo 0,05%
A che cosa serve
Betametasone appartiene alla categoria farmacoterapeutica dei corticosteroidi sistemici ed è dotato di una intensa attività antiinfiammatoria.
Betametasone ha una molteplicità di indicazioni:
- asma bronchiale;
- allergopatie gravi;
- artrite reumatoide;
- collagenopatie;
- dermatosi infiammatorie;
- neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico (emolinfopatie maligne acute e croniche, morbo di Hodgkin);
- sindrome nefrosica;
- colite ulcerosa;
- ileite segmentaria (sindrome di Crohn);
- pemfigo;
- sarcoidosi (specialmente ipercalcemica);
- cardite reumatica;
- spondilite anchilosante;
- emopatie discrasiche, quali anemia emolitica, agranulocitosi e porpora trombocitopenica
Quanto ne serve
La dose e la via di somministrazione di betametasone dipendono dalla condizione clinica.
Terapie di breve durata - Somministrazione per via orale:
2-3 mg/giorno
Terapie di lunga durata (asma bronchiale, colite ulcerosa, pemfigo, collagenopatie, anemie emolitiche, sindrome nefrosica) - Somministrazione per via orale:
dose di attacco: 3-4 mg/giorno
dose di mantenimento: 1-2 mg/giorno
Patologie dermatologiche – Applicazione topica.
2-3 applicazioni/die di crema dermatologica allo 0,05%.
Come e quando si prende
A seconda della formulazione, betametasone può essere assunto o sciolto in acqua, preferibilmente dopo i pasti, applicato localmente o iniettato
Avvertenze ed effetti collaterali
Durante il trattamento con betametasone monitorare pressione arteriosa, glicosuria e potassiemia. Ridurre l’assunzione di sodio per prevenire una possibile ritenzione idrosalina; anche in caso di applicazioni topiche su vaste aree cutanee o di bendaggio occlusivo, è opportuno valutare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale (test del cortisolo urinario libero e test della stimolazione con ACTH). Nelle terapie di lungo periodo Betametasone può aumentare la pressione del sangue e quella intraoculare e può causare perdita minerale ossea con maggiore facilità di fratture, può favorire un aumento della glicemia, può ridurre le difese immunitarie, può indurre alterazioni del tono dell’umore. Il farmaco può determinare irregolarità del ciclo mestruale, può indurre irsutismo, può determinare uno scolorimento cutaneo, può rendere più difficoltosa la guarigione delle ferite, può provocare nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, costipazione.
Il trattamento con betametasone deve essere sospeso in modo graduale perché la brusca sospensione del farmaco può provocare sintomi di astinenza e/o insufficienza surrenalica, quali febbre, malessere, mialgie, artralgie
Controindicazioni, interazioni
Betametasone è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, presenza di infezioni o micosi sistemiche non trattate, abrasioni cutanee, acne, ulcere, malattie virali cutanee, micosi delle strutture oculari (per applicazione locale) dermatite atopica (controindicato il bendaggio occlusivo); perforazione della membrana timpanica, micosi delle strutture uditive (applicazione topica).
Betametasone interagisce con. Amfotericina B; antidiabetici; anticoagulanti orali; barbiturici, fenitoina, carbamazepina, efedrina e rifampicina, Diuretici tiazidici, furosemide, acido etacrinico, estrogeni, FANS, vaccini
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023