Farmaco di classe A
Medicinale soggetto a prescrizione medica
Compresse rivestite 1,5mg, 2,5mg
A che cosa serve
Indapamide appartiene ai “diuretici”, che agiscono favorendo l’eliminazione di liquidi dall’organismo e quindi abbassando la pressione del sangue.
È usata per il trattamento della pressione sanguigna elevata (ipertensione arteriosa).
Quanto ne serve
La dose raccomandata è di 1 compressa al giorno da assumere al mattino. La dose viene regolata in base alla funzionalità renale, a quella epatica e all’età del paziente.
Come e quando si prende
Le compresse vanno deglutite intere con un’abbondante quantità di acqua.
Avvertenze ed effetti collaterali
In caso di alterazione della funzionalità epatica, i diuretici tiazidici e affini possono causare una malattia cerebrale nota come encefalopatia epatica. E’ preferibile evitare l'uso di indapamide durante la gravidanza. Casi di reazioni di fotosensibilità sono stati riportati con i diuretici tiazidici e affini. I farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare problemi oculari come difetti del campo visivo, miopia transitoria acuta e glaucoma ad angolo chiuso. Sia prima di iniziare la terapia con indapamide sia durante il trattamento vanno misurati gli elettroliti come sodio, potassio, e calcio. E’ importante misurare anche i livelli di acido urico e del glucosio nel sangue (glicemia).
Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono ipokaliemia (riduzione dei livelli di potassio), reazioni di ipersensibilità, prevalentemente dermatologiche, in soggetti con una predisposizione a reazioni allergiche ed asmatiche e eruzioni maculo-papulose.
Non comuni sono vomito e porpora (puntini rossi sulla pelle). Rari sono sensazione di stanchezza, mal di testa, formicolio (parestesia), vertigini, disturbi gastrointestinali (quali nausea, costipazione), secchezza della bocca.
Molto rari sono edema angioneurotico e/o orticaria, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Steven- Johnson, insufficienza renale, anomalie della funzionalità epatica, ipotensione, aritmie, alterazioni delle cellule del sangue (trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica). Sono possibili altri effetti indesiderati la cui frequenza non è nota, quali: peggioramento di lupus eritematoso sistemico; svenimento; fotosensibilità, disturbi oculari (miopia, visione offuscata, diminuzione della vista, glaucoma); riduzione dei livelli di sodio, aumento dei livelli di acido urico (che favorisce l’insorgenza di attacchi di gotta), aumento della glicemia, aumento dei valori di calcio e degli enzimi epatici, alterazioni dell’elettrocardiogramma (ECG).
Controindicazioni, interazioni
Indapamide è controindicata in caso di:
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altri medicinali sulfonamido-derivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- insufficienza renale grave
- encefalopatia epatica o grave compromissione della funzionalità epatica
- ipokaliemia (bassi valori di potassio)
- malattie cerebro-vascolari recenti
- feocromocitoma;
- Sindrome di Conn
Indapamide interagisce con Sali di litio, alcuni farmaci antiaritmici (chinidina, idrochinidina, disopiramide, amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), alcuni antipsicotici, fenotiazine (clorpromazina, ciamemazina, levomepromazina, tioridazina, trifluoperazina), benzamidi (amisulpride, sulpiride, sultopride, tiapride), butirrofenoni (droperidolo, aloperidolo), FANS, ACE-inibitori, amfotericina B, baclofene, allopurinolo, altri diuretici (amiloride, spironolattone, triamterene), metformina, ciclosporina, tacrolimus, mezzi di contrasto iodati, corticosteroidi, tetracosactide, lassativi stimolanti, digitalici, Sali di calcio, bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina e.v., alofantrina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, moxifloxacina, vincamina e.v.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023