Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse da:
- 50 mg - 100 mg
A che cosa serve
Acarbosio appartiene alla categoria degli ipoglicemizzanti orali e nello specifico inibitori dell'alfa-glucosidasi, usato per trattare adulti con diabete mellito non insulino- dipendente (diabete tipo 2), quando la dieta e l’esercizio fisico da soli non sono sufficienti a controllare i livelli di glucosio nel sangue. Acarbosio agisce rallentando la digestione dei carboidrati (zuccheri complessi) dopo ogni pasto, abbassando il livello di glucosio nel sangue.
Quanto ne serve
La dose raccomandata è una compressa di acarbosio da 50 mg tre volte al giorno (corrispondente a 150 mg giornalieri). Per ridurre la probabilità di avere problemi di stomaco, alcuni pazienti possono iniziare con una compressa di acarbosio da 50 mg, una o due volte al giorno (corrispondenti a 50 mg a 100 mg giornalieri). Il medico può aumentare lentamente la dose se necessario fino a 2 compresse di acarbosio da 50 mg o 1 compressa di acarbosio da 100 mg tre volte al giorno (corrispondenti a 300 mg giornalieri).
La dose massima raccomandata è di 2 compresse di acarbosio 100 mg tre volte al giorno (corrispondenti a 600 mg al giorno).
Come e quando si prende
Deglutire le compresse intere insieme a un bicchiere d'acqua immediatamente prima del pasto o masticare con il primo boccone di cibo. La linea d’incisione sulla compressa da 50 mg serve solo ad agevolare la rottura della compressa se si hanno difficoltà a ingerirla intera. La compressa da 100 mg può essere divisa in parti uguali.
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, può notare effetti indesiderati come stomaco gonfio, flatulenza eccessiva o diarrea se ha assunto acarbosio assieme a bevande o cibo contenenti carboidrati. In questo caso non mangiare o bere cibo o bevande contenenti carboidrati dalle 4 alle 6 ore. Recarsi immediatamente dal medico o al più vicino ospedale.
In caso di dimenticanza, assumere la dose successiva con il pasto seguente. Non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Non interrompere il trattamento senza consulto medico, il livello di glucosio nel sangue può aumentare.
Avvertenze ed effetti collaterali
Per l’assunzione di acarbosio è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:
- resezione gastrica. È possibile che acarbosio agisca più velocemente. È improbabile che questo causerà problemi, ma se non si sente bene dopo aver preso acarbosio, contattare il medico.
Nel caso di stanchezza, nervosismo, battito cardiaco veloce, sudore freddo, o crampi per la fame durante l’assunzione di questo medicinale, si potrebbero avere bassi livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia). È necessario assumere il più presto possibile glucosio per arrestare il peggioramento dei sintomi. Se i livelli di zucchero nel sangue continuano a diminuire, può avvertire una sensazione di confusione (delirio), crisi, perdita dell’autocontrollo, respirazione superficiale, lento battito cardiaco e può anche cadere in uno stato di incoscienza. Dato che l’acarbosio ritarda l’assorbimento del saccarosio, non devono essere usati saccarosio e dolcificanti artificiali. Le compresse di glucosio, lo sciroppo o i dolci sono disponibili presso il farmacista.
Contattare il medico o recarsi immediatamente al pronto soccorso più vicino, in caso di stitichezza persistente, appetito ridotto, stomaco gonfio e vomito, può avere un blocco intestinale.
Controllare regolarmente i livelli di glucosio nel sangue e nelle urine. Il medico può aver bisogno di controllare regolarmente la funzionalità del fegato, in particolare durante i primi 6-12 mesi di trattamento.
Continuare a seguire i consigli dietetici ed assicurarsi di mangiare regolarmente carboidrati durante il giorno.
Interrompere il trattamento e avvertire subito il medico o recarsi in pronto soccorso in caso di:
- ingiallimento della parte bianca degli occhi o della pelle (ittero)
- infiammazione del fegato (epatite): nausea, vomito, perdita di appetito, febbre, prurito, ittero, feci chiare o urine scure
- costipazione persistente, riduzione dell’appetito, stomaco gonfio e vomito
- reazioni allergiche (rash cutaneo, arrossamento della pelle, eruzioni cutanee o prurito).
Gli effetti collaterali molto comuni (può colpire più di 1 individuo su 10) nell’assunzione di acarbosio sono: flatulenza, brontolio allo stomaco, sensazione di gonfiore.
Gli effetti collaterali comuni (possono colpire fino a 1 individuo su 10): diarrea, dolore allo stomaco o dolore intestinale.
Questi effetti indesiderati si verificano con maggiore frequenza dopo un pasto contenente zucchero (saccarosio). I sintomi possono essere ridotti evitando l’ingestione di alimenti e bevande contenenti zucchero (saccarosio, zucchero di canna). Nel caso la diarrea non dovesse scomparire, il medico potrà ridurre la dose o in alcuni casi interrompere il trattamento. Non assumere rimedi contro l’indigestione per alleviare gli effetti indesiderati in quanto questo può peggiorare i sintomi.
Gli effetti collaterali a frequenza non nota sono: lividi o sanguinamenti inspiegabili più frequenti del normale (possono essere sintomi di bassi livelli di piastrine nel sangue), costipazione, sacche di gas nella parete intestinale (pneumatosi cistoide intestinale), eruzione cutanea con foruncoli/vescicole pieni di pus (pustolosi esantematica acuta generalizzata).
Controindicazioni e interazioni
- allergia a acarbosio o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- patologia intestinale cronica che causa problemi di digestione o malassorbimento degli alimenti
- patologia che può essere aggravata da un aumento della produzione di gas a livello intestinale, quali la sindrome di Roemheld, grosse ernie intestinali, restringimento e ulcerazione dell’intestino
- infiammazione o ulcerazione dell'intestino
- ostruzione intestinale o è probabile che possa averla
- insufficienza renale grave
- problemi epatici gravi
- bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni
- gravidanza o allattamento
Acarbosio può interagire con i seguenti medicinali: altri medicinali antidiabetici (insulina, metformina, sulfoniluree), assorbenti dei gas intestinali (carbone vegetale), medicinali usati per favorire la digestione (incluso antiacidi, amilasi, pancreatina), medicinali usati per ridurre il livello di colesterolo (colestiramina), digossina, medicinali per il trattamento dell’elevata pressione del sangue o per la prevenzione della ritenzione idrica (tiazidi o diuretici), medicinali antinfiammatori (corticosteroidi), medicinali per la tiroide, ormoni sessuali femminili (estrogeni), contraccettivi orali, medicinali per trattare spasmi o schizofrenia (fenitoina, fenotiazine), medicinali per diminuire i valori elevati di grassi nel sangue (acido nicotinico), medicinali usati per il trattamento dell’elevata pressione del sangue o per disturbi al cuore (calcio-antagonisti), medicinali per aumentare il battito cardiaco (simpaticomimetici), medicinali per il trattamento della tubercolosi (isoniazide), neomicina.
Il saccarosio (zucchero di canna) e gli alimenti contenenti saccarosio sono spesso causa di disturbi intestinali o perfino diarrea, a causa della fermentazione dei carboidrati nel colon durante il trattamento con l’acarbosio.
A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Scheda aggiornata a giugno 2023