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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino.
Ricetta medica obbligatoria.
Compresse rivestite da 100 mg.

A che cosa serve

Trattamento dell’ipertensione arteriosa, dell’angina, delle aritmie e dello scompenso cardiaco.

Quanto ne serve

Ipertensione arteriosa compresa quella di origine renale: mezza o una compressa al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia.

Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di una compressa al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio.

Aritmie: si consiglia una posologia di mantenimento per via orale di 50-100 mg/die.

In presenza di alterazioni della funzionalità renale, la quantità di farmaco va ridotta.

Come e quando si prende

Si assume con un po' d’acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora e in una singola somministrazione. Il miglioramento dello stato di salute non deve comportare l'interruzione del trattamento, a meno che non venga richiesto dal medico. L'interruzione del trattamento deve avvenire in maniera graduale.

Avvertenze e indicazioni

Dal momento che atenololo può mascherare condizioni di ipoglicemia e ipertiroidismo, prima di iniziare ad assumerlo e durante il trattamento è importante verificare la glicemia e la funzionalità della tiroide.

Non c’è esperienza sull’uso dell’atenololo nei bambini, pertanto questo medicinale non è raccomandato nei bambini.

Bisogna porre attenzione quando atenololo è assunto durante la gravidanza o l’allattamento.


Pur non controindicati, i betabloccanti vanno usati con cautela in chi soffre di diabete e sono sconsigliati in gravidanza e durante il periodo di allattamento.

Questo medicinale non altera la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari. Tuttavia se manifestano capogiri o sensazione di stanchezza, non guidare veicoli e non usare macchinari.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Atenololo è un farmaco betabloccante efficace e complessivamente ben tollerato. I principali effetti indesiderati che possono insorgere durante il trattamento sono lievi e comprendono disturbi gastrointestinali, rallentamento del ritmo cardiaco, vasocostrizione periferica, eccessivo abbassamento della pressione arteriosa, difficoltà respiratorie, mal di testa, capogiri, parestesie e disturbi del sonno.

Questo medicinale non deve essere assunto se si è allergici all’atenololo. Il suo impiego dovrebbe essere evitato in chi soffre o ha sofferto di asma o broncospasmo. Inoltre, va utilizzato con cautela in presenza di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Altre controindicazioni importanti riguardano l’arteriopatia obliterante periferica, lo scompenso cardiaco non controllato, l’ipotensione e il feocromocitoma.

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale. I betabloccanti non devono essere assunti insieme a verapamil (utilizzato per il trattamento della pressione sanguigna alta) o diltiazem (utilizzato per il trattamento della pressione sanguigna alta, dell’angina pectoris, e altri disturbi del cuore).

Gli alcolici possono peggiorare gli effetti ipotensivi e dovrebbero essere evitati durante il trattamento.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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