MENU

CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A.

Ricetta medica obbligatoria.
Compresse 32 mg/12,5 mg – 32 mg/25 mg.

Compresse 16 mg/12,5 mg.

Compresse 8 mg/12,5 mg.

A che cosa serve

Viene utilizzato per trattare la pressione sanguigna elevata (ipertensione). Questi principi attivi agiscono insieme per ridurre la pressione sanguigna.

Candesartan appartiene ad un gruppo di medicinali conosciuti come antagonisti del recettore dell’angiotensina II. Fa sì che i vasi sanguigni si rilassino e dilatino. Questo aiuta ad abbassare la pressione sanguigna.

L’idroclorotiazide appartiene ad un gruppo di farmaci denominati diuretici (compresse che favoriscono la diuresi). Aiuta l’organismo ad eliminare l’acqua e i sali, come il sodio, presenti nelle urine. Questo aiuta ad abbassare la pressione sanguigna. Il medico può prescrivere candesartan idroclorotiazide se la pressione sanguigna non è stata controllata in modo adeguato con candesartan o idroclorotiazide somministrati da soli.

Quanto ne serve

La dose raccomandata è di una compressa di candesartan idroclorotiazide una volta al giorno.

Come e quando si prende

Le compresse vanno assunte con un po' d’acqua preferibilmente al mattino. Si possono assumere con o senza cibo.

Avvertenze e indicazioni

Se viene prescritto candesartan idroclorotiazide, parlare con il medico prima di bere alcool. L’alcool può causare svenimento o vertigini.

L’impiego di candesartan idroclorotiazide non è raccomandato nei bambini.

Candesartan idroclorotiazide non è raccomandato durante la gravidanza.

Questo medicinale non è raccomandato per le madri che allattano al seno e se si vuole continuare ad allattare il bambino, il medico potrebbe decidere di prescrivere un trattamento alternativo, soprattutto se il bambino è appena nato o è nato prematuro.

Alcuni pazienti possono sentirsi stanchi o avere vertigini quando assumono candesartan idroclorotiazide. Se questi effetti si manifestano non mettersi alla guida e non utilizzare alcun utensile o macchinario.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Effetti indesiderati più comunemente osservati sono cefalea, capogiri, nausea, infezione ai polmoni (inclusi segni quali il raffreddore comune, sintomi similinfluenzali), iperkaliemia (aumento concentrazione ematica di potassio) e altri squilibri elettrolitici.

Il farmaco è controindicato nell’insufficienza renale grave, in caso di ipersensibilità ai principi attivi o agli eccipienti, se si è allergici ai medicinali sulfonamidici (come il cotrimoxazolo), se si soffre di una grave malattia del fegato o di un’ostruzione biliare (un problema con il drenaggio della bile dalla cistifellea), se si ha sofferto di gotta, se si soffre di diabete o la funzione renale è compromessa e si è in trattamento con un medicinale che abbassa la pressione sanguigna contenente aliskiren.

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Come per altri farmaci che bloccano l’angiotensina II o i relativi effetti, l’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone, triamterene, amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non è consigliata.
L’uso concomitante di antagonisti dell’angiotensina II o diuretici e FANS può portare a un aumento del rischio di peggioramento della funzionalità renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, e a un aumento del potassio sierico, soprattutto nei pazienti con ridotta funzionalità renale pre-esistente.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

x