Nelle giornate particolarmente calde dell'estate si può arrivare a perdere anche tre litri di liquidi al giorno, contro un litro o litro e mezzo delle giornate di caldo più moderato. Alcune categorie di persone, in particolare anziani, bambini e malati cronici, sono particolarmente a rischio di disidratazione. I medici della FADOI (Federazione Associazioni dirigenti Ospedalieri Internisti) spiegano come riconoscere i primi segni del colpo di calore: un'improvvisa cefalea può essere il primo segno di un problema, accompagnata da nausea, confusione e debolezza estrema. "Evitare di esporsi al sole e di portare fuori i bambini nelle ore di punta, dalle 11.00 alle 16.00. Coprirsi il capo, soprattutto nel caso dei piccoli. Optare per una dieta leggera e ricca di cibi freschi, frutta e verdura. E bere molto, almeno un litro e mezzo o due di acqua al giorno. Ai bimbi si possono offrire anche succhi di frutta, ma in ogni caso - aggiunge Antonino Mazzone, presidente nazionale FADOI - meglio scegliere l'acqua naturale, perchè la frizzante è addizionata con gas e gonfia, mentre quella naturale agisce meglio per l'idratazione". Assolutamente da evitare, invece, le sorsate di acqua gelata: quando la temperatura è estremamente alta l'improvvisa vasocostrizione può provocare una congestione o una gastrite acuta.