Gli studi di paleontologia hanno dimostrato che la tubercolosi è una malattia già esistente nell'età neolitica.La prova arriva dai resti di una donna e di un bambino risalenti a 9mila anni fa, rinvenuti al largo delle coste di Israele, in un antico villaggio neolitico vicino ad Haifa, sommerso dal mar Mediterraneo per migliaia di anni. Gli esperti dell'University College di Londra e i colleghi dell'ateneo di Tel Aviv hanno condotto i test rilevando tracce che testimoniano un'antica presenza del batterio. Altri resti, ritrovati peraltro in Italia, avevano confermato la presenza della malattia già 5mila anni fa, ma questo nuovo studio anticipa i tempi di ben 3mila anni. "Ciò che più affascina - spiega Helen Donoghue, una delle ricercatrici - è che l'organismo è stato infettato da un ceppo batterico umano. Una prova che contrasta fortemente con quanto sostenuto dalla teoria originale, secondo cui la malattia umana derivava da quella bovina, una mutazione resa possibile dall'addomesticamento degli animali".