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Gli italiani a tavola cambiano le abitudini e scelgono sempre più spesso il pasto al ristorante.Infatti, se nel 1983 mangiare fuori casa assorbiva una quota pari al 16% del budget riservato all'alimentazione, nel 2007 pranzi e cene al bar e al ristorante coprono il 32% della spesa complessiva. I dati sono stati diffusi da Federalimentare, che in un'indagine rileva come nel 1983 la spesa alimentare riservata ai consumi casalinghi fosse già più alta rispetto agli anni Settanta; e oggi, nonostante la crisi economica, gli italiani non vogliono rinunciare a un'uscita serale al ristorante. Inoltre, sughi e piatti pronti, surgelati, sostituti del pane hanno mostrato negli ultimi cinque anni una crescita del 47%. Prodotti etnici e salutistici registrano la crescita più alta: dal 2003 a oggi l'etnico è cresciuto del 60%, prodotti dietetici e integratori alimentari hanno raggiunto il 59%. Anche a livello nutrizionale c'è stata un'oscillazione dei consumi: dalle 2.546 calorie giornaliere a persona dei primi anni Cinquanta si è passati alle circa 3000 del 1983 e alle circa 2.200 attuali.



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