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Sulle pagine della rivista JAMA è stato pubblicato un editoriale che commenta positivamente la scelta di affiancare tecniche di meditazione alle terapie standard per il trattamento di ansia e depressione.Una recente revisione della letteratura ha dimostrato che in persone con depressione ricorrente e ansia cronica, l'affiancamento della meditazione alla normale psicoterapia e psicofarmacologia favorisce il recupero nei due terzi dei pazienti, percentuale non raggiungibile con il solo trattamento standard. Esperienze italiane in merito sono state condotte dalla Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI): uno studio guidato da Francesco Bottaccioli, presidente onorario della società, ha mostrato su 71 partecipanti a corsi di meditazione, a indirizzo Pnei, un forte abbattimento della sintomatologia da ansia e depressione dopo 30 ore di insegnamento teorico-pratico, passando dal punteggio di 18,9 rilevato dal test all'inizio del corso, a 5,8 nel test somministrato a fine corso. Lo strumento usato per testare la sintomatologia dei pazienti è il Symptom Rating Test, un questionario sintomatologico validato fin dal 1974.



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