Un'indagine condotta da Gfk Eurisko ha verificato che i pazienti colpiti da diabete vengono curati meglio se vivono in coppia e se ad assisterli è un familiare, donna in 6 casi su 10. Insieme, infatti, riescono a gestire meglio la terapia con benefici dichiarati dal 90% dei pazienti. L'indagine ha coinvolto 900 malati di diabete e 100 caregiver che li assistono, rilevando che, quando ha accanto il proprio partner, il paziente sta meglio clinicamente e psicologicamente: è più soddisfatto di se stesso e della sua vita (il doppio rispetto a chi lotta da solo), è meno ansioso (68% degli accoppiati contro il 64% dei single) ed è più attivo (63% contro 56%). Il 76% dei malati fiancheggiati da un caregiver si ricorda sempre di assumere i farmaci; il 72% segue una dieta che nel 74% dei casi viene adottata anche da tutta la famiglia; il 55% pratica attività fisica e il 50% viene accompagnato dal suo assistente alle visite di controllo. In generale, combattere la malattia in due permette al paziente di trovare risposte ai suoi bisogni. Fra le necessità più urgenti degli intervistati c'è quella di avere un sostegno nell'elaborazione della diagnosi e di essere motivati in modo da poter guardare al futuro con ottimismo.