Il matrimonio in crisi nuoce gravemente alla salute di entrambi i coniugi, ma soprattutto della moglie, che ha maggiori probabilità di sviluppare diabete, ictus, infarto o altre malattie cardiovascolari. Lo rivela uno studio condotto da psicologi dell'Università dello Utah (USA), su un campione di 276 coppie sposate in media da 20 anni, che hanno compilato un questionario relativo agli aspetti positivi e negativi dell'essersi uniti in matrimonio. Tutti sono stati sottoposti a una valutazione dello stato di salute ed è emerso che le donne con unioni in crisi erano più depresse e con un numero molto più alto di sintomi riconducibili, per esempio, alla sindrome metabolica. Al contrario, la salute dei mariti, anche in presenza di sintomi depressivi, non sembrava risentire delle difficoltà della vita matrimoniale. "Queste differenze di genere - sottolinea Tim Smith, uno degli autori della ricerca - sono interessanti perchè riguardano malattie che sono fra i principali killer del nostro tempo. Comprendere la relazione fra i fattori emozionali e questi disturbi è essenziale per prevenirli".