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L'esposizione alle polveri ultrasottili (PM 2,5 particelle di diametro inferiore ai 2,5 mcm) provoca un aumento acuto della pressione arteriosa, in particolare nei soggetti che risiedono in zone con elevati livelli di inquinamento atmosferico. Sono questi i dati che emergono da uno studio condotto in tre diverse comunità della città statunitense di Detroit su una popolazione complessiva di 347 soggetti adulti. I livelli ambientali di PM 2,5 sono risultati significativamente associati con i valori della pressione sistolica: un aumento di 10 mcg/m2 nei valori giornalieri di PM 2,5 risultava in un incremento di 3,2 mmHg della pressione arteriosa sistolica nel complesso della popolazione esaminata e di ben 8,6 mmHg nei soggetti residenti nelle comunità con più alto inquinamento ambientale da PM 2,5. Al contrario, l'effetto negativo delle polveri ultrasottili era minore nei soggetti anziani (più di 55 anni d'età), in gran parte grazie alla protezione offerta dai trattamenti antipertensivi, più frequenti in questa fascia d'età.



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