Il 20 ottobre è la giornata mondiale, torna l’iniziativa dell’Osservatorio ONDa "Osteoporosi, la prevenzione facile e possibile". Open day in circa 100 ospedali con il bollino rosa. L’iniziativa prevede convegni, incontri, esami gratuiti nei principali centri ‘a misura di donna’ e si concluderà con un grande incontro pubblico a Milano (Sala Buzzati, ore 18). Tutte le informazioni e i centri coinvolti su www.ondaosservatorio.it
Sono 95 gli ospedali aderenti al network degli ospedali ‘a misura di donna’ premiati con i Bollini Rosa impegnati il 20 ottobre nella Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, una conseguenza ineluttabile dell’età che avanza per il 60% delle donne italiane, una problematica prevenibile e risolvibile che invece dipende solo dal proprio stile di vita e in particolare da dieta e attività fisica, per i medici. Per questo, per il secondo anno consecutivo, in occasione della Giornata Mondiale, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna ha deciso di coinvolgere i ‘suoi’ ospedali in una campagna di prevenzione e sensibilizzazione nei confronti di questa malattia delle ossa. Le 95 strutture ospedaliere, pubbliche e private, offriranno in un ‘open day’ iniziative originali, convegni, consulenze mediche, esami gratuiti ai cittadini del proprio territorio. Porte aperte dunque a tutti nella certezza che queste iniziative sono fondamentali per una corretta educazione delle donne nei confronti dell’Osteoporosi. La giornata si concluderà a Milano con il convegno “Come prevenire le fratture da osteoporosi: il ruolo della vitamina D e del calcio” con alcuni tra i principali specialisti italiani. L’iniziativa è stata resa possibile dal sostegno di Teva-Theramex, AmgenDompé e Pfizer. “Che la situazione non sia ancora risolta – spiega la presidente di ONDa, Francesca Merzagora – risulta dal fatto che solo il 50% delle donne conosce il ruolo fondamentale della vitamina D per la salute delle ossa e sa che l’esposizione al sole ne stimola la produzione. Sono i dati di una nostra recente indagine, che ci dice che va meglio solo per quanto riguarda la conoscenza dell’importanza del calcio: 9 donne su 10 sanno che si trova nel latte e nei suoi derivati. Ma il dato più allarmante è che non esiste alcuna apparente consapevolezza riguardo alla possibilità di svolgere una corretta prevenzione. Solo al Nord una esigua minoranza (18%) sa che l’osteoporosi si previene, invece, fin da bambini e che l’accumulo di calcio e vitamina D insieme all’attività fisica regolare a questa età è fondamentale per costituire ossa forti. Mentre l’80% dichiara che il momento per iniziare a prevenire la malattia è durante la menopausa o, addirittura, dopo una frattura, quando ormai è troppo tardi. L’iniziativa di coinvolgere per il secondo anno i ‘nostri’ ospedali premiati con i bollini rosa per offrire servizi di prevenzione gratuiti – continua la presidente di O.N.Da – è solo una delle tante iniziative possibili per sensibilizzare le donne, in particolare le mamme e le figlie, ad un corretto stile di vita adatto alla prevenzione dell’osteoporosi, una malattia ‘facile e prevenibile’. Ma per riuscire ad ottenere i migliori risultati è necessario che se ne parli sempre di più; in particolare alla popolazione femminile, perché è nelle donne che l’apporto di calcio è più importante, dal momento che già intorno ai 40 anni inizia il consumo di ciò che si è accumulato in gioventù. E al momento della menopausa il rischio di frattura aumenta in modo esponenziale se non si è seguita una corretta prevenzione”.