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Alcuni giorni fa Il Ministro della Salute Renato Balduzzi chiedeva alle aziende farmaceutiche di allineare i prezzi con quelli dei generici Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha proposto l'allineamento dei prezzi dei farmaci generici e quelli di marca. L'Associazione nazionale industrie farmaci generici (Assogenerici) ha risposto che, condividendo le affermazioni del ministro, questa disposizione non è in grado di creare squilibri ma di garantire semplicemente una sana concorrenza.

La proposta lanciata dal ministro parte da un presupposto: la disposizione sui farmaci generici nel decreto Liberalizzazioni, che prevede che il medico indichi l'esistenza del farmaco generico o equivalente e che il farmacista lo proponga (in assenza di altre controindicazioni), "non mette in pericolo i livelli occupazionali e produttivi delle aziende farmaceutiche titolari di medicinali con marchio di fabbrica, perché è sufficiente, appunto - sostiene Balduzzi - che queste allineino i prezzi dei medicinali stessi a quelli dei corrispondenti farmaci generici, e quindi possono mantenere del tutto inalterate le loro quote di mercato".

In questo modo inoltre, aggiunge, "complessivamente crescerà la cultura del farmaco equivalente e ci sarà un risparmio per i cittadini".

Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, rileva che "L'attuale normativa limita la possibilità di abbassare il prezzo per 9 mesi solo ai farmaci di nuova introduzione nel mercato che mi risulta rappresentino non più del 2% dei prodotti attualmente in commercio". Peraltro, prosegue, "il fatto che le aziende 'Brand' non possano allineare il prezzo immediatamente, è giustificato dal fatto che in qualsiasi mercato quando si passa da una situazione di monopolio a una di concorrenza, è necessario garantire ai nuovi entrati un piccolo vantaggio."

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