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L'Associazione dei produttori di farmaci equivalenti considera inammissibile che il Ministero gli chieda di ripianare la maggiore spesa del 2010 anche se hanno contribuito a frenare i costi dell'assistenza territoriale

E' stato chiesto alle aziende farmaceutiche di ripianare la maggiore spesa calcolata dall'AIDA, oltre 17 milioni di euro, attraverso il meccanismo del pay-back, basandosi sulle quote spettanti a ognuna. Nell'industria farmaceutica si sono generate molteplici reazioni, tra cui il commento del presidente di AssoGenerici, Giorio Foresti: "E' stupefacente che venga rimessa in discussione la spesa farmaceutica territoriale dell'anno 2010, dopo che la Corte dei Conti aveva ufficialmente sancito il rispetto del 13,3% del Fondo sanitario stabilito dallo Stato". È ancora più irrazionale il fatto che vengano chiamate al ripianamento anche le aziende specializzate nei farmaci generici, che durante questo periodo hanno determinato una costante discesa della spesa attraverso i loro prodotti e meccanismi competitivi.

Per AssoGenerici, il settore dei farmaci generici è stato già sottomesso a una dura pressione durante la crisi e questo fa solo peggiorare la situazione, facendo diventare il pay-back una sorta di ulteriore prelievo fiscale più che un sistema di controllo della spesa.

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