AssoGenerici ha un nuovo presidente, Enrico Hausserman, che in un'intervista a Quotidiano Sanità rilascia un messaggio ottimista e fiducioso, secondo cui si devono fare ancora molti passi avanti per rimettersi in pari con gli altri. Hausserman dà un giudizio favorevole alla norma introdotta negli scorsi mesi sulle prescrizioni per principio attivo e si augura che il prossimo governo mantenga la medesima linea operativa: “Si tratterebbe di una posizione antistorica rispetto al resto d’Europa - spiega -. Anzi, l’Italia ha molto da recuperare, dal momento che le quote di mercato del farmaco generico in Italia sono ancora basse rispetto agli altri Paesi. Non solo quelli che ormai hanno un tradizione del generico radicata, come la Germania e il Regno Unito, dove la quota di equivalenti puri è intorno al 60-70% rispetto alle confezioni di farmaci venduti. Purtroppo l’Italia, con il 17-18%, è ancora indietro anche rispetto a Paesi, come la Francia e la Spagna, che hanno introdotto il generico nel nostro stesso periodo, cioè intorno al 2000, e che oggi hanno raggiunto quote ben oltre il 30%”.
Le previsioni per quest'anno sono positive: “Ci aspettiamo che si continui a favorire la diffusione dei farmaci equivalenti in prospettiva di un ulteriore e necessario contenimento della spesa. D’altra parte, se negli ultimi anni la spesa farmaceutica territoriale è stata sotto controllo è stato proprio grazie ai prezzi ridotti dei farmaci equivalenti Per quest’anno auspichiamo poi un periodo di certezze e di stabilità normativa”.