L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha ideato e sta portando avanti il progetto Fakeshare, finalizzato a proteggere la salute dei cittadini dai pericoli derivanti dal commercio illegale di farmaci sul web.
Il progetto, avviato ufficialmente nel luglio 2013, ha durata di due anni e sarà finanziato dalla Commissione Euripea (che lo ha approvato) con oltre 350.000 euro, facendolo rientrare nel programma 'Prevention of and fight against crime'. Così il Direttore Generale dell'Aifa, Luca Pani: "La vendita online di farmaci contraffatti o pericolosi è un fenomeno che va affrontato a livello globale L’Aifa da sempre in prima linea con ottimi riscontri su questo fronte, con il progetto europeo Fakeshare si fa promotrice di un innovativo modello di collaborazione e di scambio di informazioni a livello internazionale". L’obiettivo del progetto è quello di coordinare le iniziative di contrasto portate avanti dai singoli Paesi europei, garantendo una gestione condivisa del monitoraggio sulle e-pharmacies attraverso sistemi di Information Technology gestiti dall'Aifa.
Parteciperanno, in qualità di co-beneficiari, le Agenzie regolatorie di Spagna (Aemps), Portogallo (Infarmed) e Cile (Anamed), l’Università di Roma (La Sapienza, Facoltà di Psicologia) e l’Università di Trento (gruppo di ricerca e-crime, Facoltà di Giurisprudenza) e il Ministero dello Sviluppo Economico.
Fakeshare prevede anche il coinvolgimento di altri partner, pubblici e privati, che supporteranno gli studi di intelligence informatica e la loro condivisione a livello europeo, come il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute-Nas, l’Agenzia regolatoria farmaceutica del Cile (Anamed), l’Ente statunitense LegitScript, l’Agenzia investigativa Psi (Pharmaceutical security institute) e la Federazione europea dei produttori di farmaci Epfia (European federation of pharmaceutical industries and associations).