Non è tanto quanto tempo si trascorre senza fare attività fisica, ma ad aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e patologie note per essere legate all’eccessiva sedentarietà è il modo in cui si sta seduti. Sedie e divani non sarebbero indicati per l’essere umano. Anzi promuovono un tipo di sedentarietà pericolosa per la salute. Secondo uno studio condotto da un gruppi di ricercatori della University of Southern California e della University of California di Los Angeles, la posizione più opportuna è quella di sedersi in posizione “squat” o sulle ginocchia. In un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, gli studiosi hanno riferito di aver coinvolto nel loro studio una particolare popolazione di indigeni che ha uno stile di vita “antico”, quello dei cacciatori-raccoglitori. Persone dunque che hanno uno stile di vita poco sedentario e che si ammalano anche di meno.
In particolare, i ricercatori hanno fatto indossare a 28 membri degli Hadzam in Tanzania, degli accelerometri per un periodo di otto giorni con lo scopo di raccogliere informazioni relative al livello di attività, comparandolo poi con quello di alcuni lavoratori da ufficio. Contrariamente a quanto si poteva pensare gli stessi Hadza risultavano attivi per circa un’ora al giorno, a fronte di diverse ore, tra le 9 e le 10, di inattività. Nonostante questo gli indigeni non mostravano gli stessi effetti dell’inattività riscontrati nei lavoratori da scrivania e causati dalla vita sedentaria. Il segreto sarebbe nel modo in cui gli Hazda stanno seduti. Senza sedie, ma in posizione “squat” o in ginocchio, posture che manterrebbero quel minimo di attività fisica utile a evitare gli effetti negativi della sedentarietà.
In pratica, questa popolazione avrebbe l’abitudine di stare accovacciati, inginocchiati o seduti a gambe incrociate, e tendono a cambiare spesso posizione. “Anche se sperimentano lunghi periodi di inattività, una delle differenze chiave che abbiamo notato negli Hazda è che spesso si riposano in posizioni che richiedono ai loro muscoli di mantenere un leggero livello di attività fisica”, conferma David Raichlen, docente di Scienze Biologiche presso il Dornsife College of Letters, Arts and Sciences della University of Southern California. Può sembrare una piccola differenza, ma l’attività muscolare che si sostiene quando si sta seduti come gli Hazda è più elevata, e quindi anche più naturale e benefica per la salute, rispetto al modo in cui si sta seduti su un divano o su una sedia.